Regia di Piers Haggard vedi scheda film
Canto del cigno per Sellers brutto e vuoto che oltre tutto in qualche modo gli intaccò definitivamente la salute: pare che il suo cuore fosse debolissimo durante la lavorazione e per l'impegno non si limitò a dover interpretare il Dr. Fu Manchu e l'investigatore che gli da la caccia Nayland Smith ma anche elaborare lo script e completare le riprese, già perchè durante la realizzazione ben quattro registi furono coinvolti, fra cui John G. Avildsen, tutti abbandonarono la nave prima che arrivasse in porto, un po' per gli attriti con Sellers e un po' perchè il risultato non prometteva niente di buono.
Il film è infatti una conclusione indegna per la carriera di un grande istrione come Sellers, l'attore ritornò al passato dopo la validissima e inconsueta performance in "Oltre il giardino" interpretando un doppio ruolo, i set e la regia sono comunque di pregievole fattura ma la storia è priva di inventiva e battute divertenti, per meglio dirla non si ride mai e i due personaggi vitalizzati da Sellers sono copie sbiadite del Sidney Wang di "Invito a cena con delitto" e l'ispettore Clouseau depurato delle sue catastrofiche attitudini e quindi assolutamente anonimo.
L'unico motivo di interesse è una bellissima Helen Mirren che illumina la scena con la sua presenza, aveva trentacinque anni quando recitò questo ruolo in una forma fisica invidiabile, meno abbodante rispetto ad altri film nei quali l'avevo vista e c'è una curiosa anticipazione del personaggio che le farà guadagnare un Oscar oltre trent'anni più tardi, Alice Rage è infatti un'agente di polizia costretto ad impersonare la regina d'Inghilterra per evitare che venga uccisa, Helen Mirren sembra perfettamente a suo agio in questo ruolo e non escluderei che la partecipazione a un brutto film come "Il diabolico complotto del Dr. Fu Manchu" le sia comunque valsa l'ingaggio in "The Queen".
Sellers morì poco prima che questo oobrobrio uscì nelle sale e credo vivamente che per il bene della sua salute e della sua carriera avrebbe fatto meglio a ritirarsi concludendo la sua filmografia con "Oltre il giardino" in cui diede una prova indimenticabile ed è un film bellissimo e profondo.
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