Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Vicende di varia umanità in un distretto di polizia di Los Angeles, i cui agenti sono alle prese con le prepotenze, il razzismo e il sessismo dei superiori. Il tono di fondo è allegramente volgare (un ciccione arrapato che si stende sotto un tavolo di vetro su cui è seduta una collega in accappatoio fa capire che Animal house è vicino), poi però subentrano brusche svolte incongruamente drammatiche e crudezze inattese (addirittura un accenno di scena sadomaso). Il film è così frammentario che si direbbe il pilot di una serie tv, ma non funziona a nessuno livello: i siparietti comici non fanno ridere, i discorsi seri sono banali e tirati via. Ogni tanto sembra ingranare la marcia, ma non sa da quale parte andare. Appartengo ai “molti” che, come dice Mereghetti, lo considerano “un completo fallimento”.
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