Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Terz'ultimo film di un regista tra i migliori del cinema americano del dopoguerra,e forse il suo peggior lavoro:nonostante "I ragazzi del coro" sia stato premiato da incassi cospicui quando uscì,la pellicola sembra l'anteprima di un'incrocio tra "Scuola di polizia" e "Porky's" ,con pretese drammatiche e di denuncia,ma l'umorismo è volgare e di grana grossissima,per non dire proprio da cesso pubblico,Aldrich ,forse per darsi un tocco di modernità fa sparare parolacce a tutto gas,ma senza senso,e addirittura vorrebbe che prima dei titoli di coda ci si commuovesse per la brutta fine di uno dei personaggi.I quali,oltretutto,fanno a gara per chi sia più odioso o insopportabile,gli intepreti,tranne Durning,che comunque si limita a metterci solo mestiere,e Don Stroud,il poliziotto che soffre di claustrofobia,sono abbastanza sotto un livello minimo di accettabilità,la confezione è trasandata,e quando si arriva alla fine si hanno gli attributi pieni di chewing-gum biascicati a tutto spiano,battute insulse su tutto ciò che è adiacente al sesso,e le spacconate idiote della banda di poliziotti al centro del racconto.Meno male che poco dopo giunse "Hill street blues" in tv...
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