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Instant Family

Regia di Sean Anders vedi scheda film

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La recensione su Instant Family

di boychick
7 stelle

Adozione, affidamento, paura di non essere un buon genitore ma anche diffidenza nell’accettare gli affidatari, voglia di ritornare con la propria famiglia, timore di non essere accettati o amati come un figlio. Sono questi i temi trattati in questa commedia che riesce in modo ottimale a unire divertimento a scene tristi, trattare questioni delicate ponendo l’attenzione su aspetti simpatici. Riuscire a sdrammatizzare situazioni complesse, riuscire a passare da una scena che far ridere lo spettatore ad una scena dove si trattengono le lacrime non è affatto una cosa semplice e già solo per questo motivo la pellicola si meriterebbe la sufficienza. La regia è stata perfetta ad alternare scene spassose a scene tristi e ricche di sentimento. Ci sono tre punti di vista con cui assistere alla storia e, a seconda dei panni in cui ci si immedesima, la regia è stata molto brava a far provare emozioni diverse e contrastanti. Infatti si può assistere alla vicenda immedesimandosi nei panni 1) dei genitori affidatari 2) nei panni di Lizzy  3) nei panni dei due fratelli più piccoli.

In tutti e tre i casi regia e attori hanno saputo trasmettere allo spettatore i propri sentimenti. Nel primo caso (cioè immedesimandosi nei panni dei genitori affidatari) la forte volontà di diventare genitori ma altresì la paura di non essere in grado, il timore di cambiare le proprie abitudini. Nel secondo caso (cioè immedesimandosi nei panni di Lizzy) si provano le emozioni più forti e contrastanti: rabbia, delusione, odio verso i genitori affidatari, ma una consapevolezza che cresce giorno dopo giorno che, per il bene dei fratelli più piccoli, occorre impegnarsi per essere una famiglia, per poter dare loro un’infanzia che lei non ha potuto vivere. Nel terzo caso (cioè immedesimandosi nei panni dei due fratellini) la semplicità e la volontà spontanea dei bambini di essere felici. Il ruolo dei due fratellini può sembrare marginale rispetto agli altri ma così non è. Perché in fondo dimostrano che la semplicità, la spontaneità, l’irrazionalità che li contraddistingue è volta solamente all’essere felici e non badano a tutto ciò che accade intorno. E i grandi, così come anche la sorella maggiore, devono prendere esempio da loro. D’altronde come diceva Antoine de Saint Exupery nel Piccolo Principe “...solo i bambini sanno quello che cercano...” e in questa pellicola tutti i protagonisti a loro modo vogliono “solo” essere felici. Ciascuno a modo suo.

Tutte queste numerose emozioni, cambi di umore, voglia di essere felice, il desiderio di cambiare, odio, amore... sono state trasmesse allo spettatore e, aspetto più importante, sono state rappresentate in modo originale, in una commedia vivace, dinamica in cui è difficile annoiarsi. Infatti, un’emozione o una scena divertente sono sempre dietro l’angolo e questo non fa altro che tenere alta l’attenzione e la curiosità dello spettatore.

Inoltre, sempre con originalità e divertimento, la regia ha saputo rappresentare diversi stereotipi: l’insistenza e i pettegolezzi dei familiari vicino a Pete e Ellie  che si domandavano il perché non avessero figli, gli incontri con gli assistenti sociali, chi si crede un miglior genitore rispetto a un altro. Insomma, si è riusciti allo stesso tempo a sdrammatizzare e trasmettere messaggi su tematiche che spesso provocano ansia, rabbia, dramma. Pellicola che, riguardo alla combinazione commedia/dramma consiglio a chi è piaciuto il film “A modern family” (commedia sul tema dell’adozione), "Tre all'improvviso" e il film “l’a.s.s.o. nella manica”(anche se in questo caso il tema in questione era il bullismo e l’avere fiducia nelle proprie capacità).

Chi vuole assistere a scene divertenti e ad un ricco originale sentimentalismo non può che rimanere piacevolmente sorpreso da Instant Family. Una pellicola che si guarda anche una seconda volta e che, alla fine, ti trasmette una sensazione di felicità, tranquillità, positività, amore che non tutti i film riescono a rilasciare.

Giudizio senz’altro positivo.

A tutti auguro un buon cinema e un buon proseguimento!

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