Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Dopo un inizio abbastanza promettente, questo film, un po’ altalenante tra il pornografico e una tendenza all’horror mai pienamente realizzata, scivola sempre più verso un giudizio negativo. Ammicca costantemente a un voyeurismo ateo e anticlericale per un pubblico contemporaneo di poche pretese che si accontenta di veder sfilare i soliti stereotipi, privi di spessore e senza alcun approfondimento della personalità dei personaggi. Probabilmente l’intenzione è di mantenere un alone di mistero, però allo stesso tempo è evidente che viene esclusa l’idea che la ragazza possa essere santa, invece in certi momenti la narrazione sembra voler puntare verso l’horror e ci si aspetterebbe di scoprire che dietro ci sia lo zampino del diavolo, ma poi rimane su un piano realistico; tutto ciò lascia un’impressione di incoerenza. Nonostante la bravura degli attori nell’interpretare personaggi volutamente insopportabili e un’ambientazione abbastanza azzeccata, il risultato è un pasticcio senza capo né coda con molto di già visto e niente di veramente nuovo.
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