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Odio per odio

Regia di Domenico Paolella vedi scheda film

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La recensione su Odio per odio

di mm40
2 stelle

Commedie musicali, cappa & spada, peplum: nei precedenti quindici anni di carriera, Paolella le aveva provate tutte per mantenersi a galla con pellicole popolari a basso costo e incasso (il minimo per coprire tale costo) garantito; nel 1967 - restando fedele ai suoi principi ispiratori - sperimenta anche lo spaghetti western, genere sul quale però non si soffermerà a lungo. Questo Odio per odio, nonostante il titolo biecamente privo di fantasia, ha fra i suoi punti di maggior forza una sceneggiatura abbastanza solida e più complicata della media del filone, firmata dal regista, da Mario Amendola e da Fernando Di Leo; anche il tris di interpreti formato da Antonio Sabato, John Ireland e Fernando Sancho funziona a dovere; nel cast compaiono anche Mirko Ellis e Gloria Milland. Di tanto in tanto il gusto dello spettacolo prende il sopravvento (ad esempio vedasi l'abbondante - e alla lunga pure noiosa - sparatoria nel finale) e i limiti registici di Paolella non possono che risultare amplificati in questo sottoprodottino presumibilmente licenziato in fretta e senza eccessivi entusiasmi. Frutto di una co-produzione fra Italia e Spagna, come usava a quei tempi, Odio per odio è inoltre commentato da una colonna sonora apprezzabile, realizzata da Willy Brezza. 3/10.

Sulla trama

Il cowboy messicano Miguel aiuta un pezzo grosso, Coyote, a finanziare la rivoluzione; un giorno Miguel viene coinvolto, suo malgrado, in una rapina in banca, mentre sta ritirando i suoi risparmi. Finisce così in carcere insieme ai veri banditi.

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