Regia di Carol Reed vedi scheda film
Sono un lettore di Greene, e devo riconoscere che al cinema questo scrittore non è stato trattato male, anche perché le sue storie sembrano provenire da delle vere e proprie sceneggiature, e forse per questo, dato che amo tanto il cinema, lo prediligo.
Qui addirittura fa lo sceneggiatore in prima persona, e la sua collaborazione con Reed non è certo casuale, con in testa Il Terzo Uomo, capolavoro assoluto.
Qui siamo nel campo dell'ironia e del gioco, basandosi su un personaggio comune che con l'aiuto irrinunciabile di Guinness, si riesce a sostenere una storia dal lato giusto.
Un uomo mediocre e comune, che si approfitta di un incarico per raggiungere i suoi scopi; sfruttare un sistema,e quasi prendersi gioco di questo, ma solo per arrivare ai suoi scopi di sopravvivenza.
Greene e Reed, hanno perfettamente centrato l'argomento ed il film risulta godibilissimo ed unico
Bella l'ambientazione vera, dato che sono gli ultimi mesi, dopo di che verrà Castro a Cuba.
Un personaggio modernissimo e singolare sui cui tutto il film si basa
Un regista molto sottovalutato,e schiacciato ad una presenza nella filmografia di Il Terzo Uomo, ma rivendolo, il suo cinema ha anche diverse altre note interessanti, anche dal lato melò.
Qui siamo in contesto diverso ed ironico, che Redd sa tracciare benissimo
Il film al 90 % è lui, ed il regista lo sa, ma sa anche sfruttarlo bene, senza farlo gigioneggiare, ato che l'attore ès tato uno dei più intelligenti della cinematografia mondiale
Ironicamente giusto come Segura, il sanguionario
La nota vera femminile, e in bella coppia con il protagonista
Grande commediografo e musicista, qui attore, pieno di ironia tutta british
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