Regia di Michael Winterbottom vedi scheda film
Ricordiamoci di Roma citta' aperta e Germania anno zero, qui lo stile e' quasi documentaristico rischia molto, ed il tono non va mai oltre, il melodramma rimane distante, e diciamo che forse i 3 quarti del film sono ottimi e disperati, la parte finale e' un po' sbrigativa e lascia perplessi.
Il mestiere del gironalista e' messo sotto torchio e giustamente, la parte del corvo e' sempre in agguato e qui vine dimostrato ampiamente.
Un giornalista si trova a Sarajevo, ma la sua vita verra' sconvolta, oltre che da tutto il contesto, dalla situazione dei bambini in guerra
olonna sonora sottolineata, giustamente!
la bambina, dallo sguardo duro determinato
Partecipazione abbastanza insolita,ma da apprezzare
Il ruolo dell'americano antipatico, di cui il regista si serve
Poca caratterizzazione, dovuta ad una scenggiatura semidocumentaristica
Un tentatico coraggioso, anche nelle riprese avvero scioccanti
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