Regia di William Friedkin vedi scheda film
Il primo film di possessione di Friedkin. Un capolavoro tesissimo che taglia piscologicamente tutti i personaggi omosessuali sullo schermo, riuniti per festeggiare un compleanno di un amico, per l'arrivo di un ospite imprevisto, etero, forse posseduto, forse no.
E' qui la grandiosa ambiguità del film: chi sono i posseduti?
Nello straordinario finale, il motivo della visita si rivela senza spiegazioni, lasciando la domanda senza risposta, anche se la si percepisce. La senti. L'etero, in un momento di crisi, viene posseduto dall'omosessualità. Chiama e corre da chi crede di amare.Trovatosi in mezzo a loro, in quella festa, realizza quanto sia distante quel mondo dal suo essere. Viene "esorcizzato" e torna da moglie e figli.
Che siano gli altri i posseduti, allora?
Il film all'epoca divise le comunità omosessuali: chi lo amava e chi lo odiava. E forse quelli arrabbiati ci avevano visto giusto.
Brutale, violento, psicanalitico. Il primo capolavoro del regista. Il primo passo di quel cinema di possessione che lo porterà alla consacrazione con L'esorcista e proseguirà con Cruising.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta