Regia di Gianfranco Mingozzi vedi scheda film
Un ragazzo, accusato di furto, attende la sentenza del tribunale dei minori. La condanna pare inevitabile.
Gianfranco Mingozzi – che qui si firma Gian Franco Mingozzi – è stato fra gli aiuto registi di Federico Fellini ne La dolce vita e nel successivo Le tentazioni del dottor Antonio (1960 e 1962), ma il suo cinema si è poi rivolto verso altre direzioni, principalmente il documentario e l’analisi sociale. Nel corso degli anni Sessanta il Nostro ha firmato numerosi cortometraggi: questo Le finestre racconta l’attesa della sentenza, la condanna e la detenzione di un giovane arrestato per furto. Dietro alle grate delle finestre del carcere minorile il ragazzo diventa una delle tante presenze anonime, anime disperate e dal futuro incerto. Undici minuti di durata, con scarsi dialoghi (quasi tutti nella prima parte, quella del processo) e una forte presenza della colonna sonora elettronico-rumorista di Egisto Macchi; scenario (testualmente, alla francese in pratica, dai titoli in apertura) di Mingozzi. La parte migliore, quantomeno per l’originalità, è quella relativa ai primissimi secondi di proiezione, nei quali il crimine commesso dal protagonista viene raccontato per mezzo di alcuni significativi fermo immagine (montaggio di Giuliana Bettoja). 6/10.
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