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Gli anni amari

Regia di Andrea Adriatico vedi scheda film

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La recensione su Gli anni amari

di steno79
6 stelle

E' da rimpiangere che questo "bio-pic" su Mario Mieli dal curioso titolo "Gli anni amari" sia uscito adesso a Luglio, perché già si trattava di un prodotto di nicchia che in questo modo avrà scarse possibilità di giungere ad un pubblico più ampio, visto il momento particolare in cui ci troviamo e la penuria di sale cinematografiche che possano proiettarlo. Oltre alla sfortuna per la distribuzione, "Gli anni amari" si è beccato critiche per lo più negative, alcune anche molto ostili, forse perché la figura di Mieli continua ad essere molto scomoda per la nostra cultura, a quasi quarant'anni dalla morte. Mieli è stato un attivista, intellettuale, scrittore che fu tra i primi in Italia a battersi per i diritti degli omosessuali, in un'epoca in cui, nonostante la presenza di figure anche di primissimo piano come Pasolini, la cultura ufficiale non era certo pronta a riconoscere la legittimità dell'omosessualità e la psichiatria la relegava ancora fra le malattie mentali. Mieli è stato un teorico tra i più importanti in Italia degli studi di genere grazie al suo "Elementi di critica omosessuale", ma anche figura eccessiva, provocatoria, per molti versi sgradevole, in aperto conflitto con la famiglia e gli ambienti borghesi di Milano. Il film offre un ritratto credo molto fedele al prototipo reale senza tuttavia farne un'agiografia, senza evitare gli aspetti più discussi e discutibili, con una buona interpretazione del newcomer Nicola Di Benedetto che restituisce con coraggio il carattere anticonformista e ribelle di Mario, la sua intelligenza provocatoria, le emozioni contrastanti di una personalità estremamente contraddittoria. Se il protagonista supera la prova in maniera onorevole, forse non si può dire lo stesso di tutti gli altri interpreti: una delle migliori è sicuramente Sandra Ceccarelli nella parte della madre, mentre Antonio Catania nel ruolo del padre risulta più scontato e fra i giovani interpreti nelle parti di contorno alcuni sono ancora un po' acerbi. Per quanto riguarda il contesto, si può obiettare che resti un po' lacunoso e che la sceneggiatura non riesca ad approfondire a dovere l'argomento della lotta per i diritti degli omosessuali negli anni '70, tanto che uno spettatore che non sapesse nulla dell'argomento si ritrova un quadro parziale e perde alcuni nessi forse imprescindibili. Comunque un lavoro almeno dignitoso, con qualche sequenza che stimola ad andarsi a leggere o a vedere documenti dell'epoca, nel complesso non lo definirei davvero un'occasione sprecata.

voto 6/10

Sandra Ceccarelli

Gli anni amari (2019): Sandra Ceccarelli

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