Trama
Alcuni momenti della vita personale e pubblica di Mario Mieli (Nicola Di Benedetto). Nato nel 1952 a Milano e morto tragicamente suicida nel 1983, prima dei trentun anni, Mario fu intellettuale, scrittore, attivista, performer, provocatore, ma soprattutto pensatore e innovatore dimenticato. Figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, tra cui Giulio (Lorenzo Balducci), vive una vita intera in conflitto con il padre Walter (Antonio Catania) e la madre Liderica (Sandra Ceccarelli).
Approfondimento
GLI ANNI AMARI: IL GENIO DI MARIO MIELI
Diretto da Andrea Adriatico e sceneggiato dallo stesso con Grazia Verasani e Stefano Casi, Gli anni amari ripercorre la vita e i luoghi di Mario Mieli, attivista, intellettuale e artista di grande rilievo nell'Italia degli anni Settanta, tra i fondatori del movimento omosessuale nostrano. Nato nel 1952 a Milano e morto tragicamente suicida nel 1983, prima dei trentun anni, Mario fu intellettuale, scrittore, attivista, performer, provocatore, ma soprattutto pensatore e innovatore dimenticato. Figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, vive una vita intera in un rapporto complicato con il padre Walter e la madre Liderica. La pellicola ne segue i passi a partire dall'adolescenza al liceo classico Giuseppe Parini di Milano. La gioventù e la vita notturna sfrenata nella "Fossa dei Leoni" a parco Sempione e nei locali gay milanesi, quando ancora omosessualità era sinonimo di disturbo mentale; il viaggio a Londra e l'incontro fondamentale con l’attivismo inglese del Gay Liberation Front; il ritorno in patria e l'adesione al Fuori!, prima associazione del movimento di liberazione omosessuale italiano, e poi la fondazione dei Collettivi Omosessuali Milanesi; la pubblicazione del saggio Elementi di critica omosessuale; la popolarità mediatica ma anche le turbe mentali.
Mario è protagonista assoluto, attorno al quale gravitano nomi e volti di amici e compagni che, con lui, hanno contribuito a cambiare la storia, come Corrado Levi (architetto, docente, artista), Piero Fassoni (pittore) e Ivan Cattaneo (cantante). Senza dimenticare Angelo Pezzana (fondatore del primo movimento omosessuale italiano, il Fuori!), Fernanda Pivano (scrittrice e traduttrice), Milo De Angelis (poeta), Franco Buffoni (poeta e traduttore), Andrea Valcarenghi (fondatore della rivista Re Nudo), Francesco Siniscalchi (massone che denunciò Licio Gelli e la P2).
Con la direzione della fotografia di Gianmarco Rossetti, e le scenografie e i costumi di Andrea Barberini e Giovanni Santecchia, Gli anni amari è così raccontato dal regista in occasione della partecipazione al Festival di Roma 2019 come titolo di preapertura: "Gli anni amari è l'attraversamento di un'epoca, di quei vitali, difficili, creativi, dolorosi e rimossi anni Settanta. È anche la rievocazione di un necessario movimento per i diritti, come quello omosessuale, che doveva inventare forme nuove per farsi riconoscere. Ed è soprattutto il ritratto di un ragazzo la cui genialità, la cui libertà interiore e la cui gioia di vivere erano troppo intense per il mondo che lo circondava. Gli anni amari è tutto questo, o almeno cerca di esserlo".
"Mieli era un genio, che ci ha sedotto, come riusciva a sedurre tutti coloro con cui entrava in relazione", ha proseguito Adriatico. "Ma era anche un ragazzo immerso in una profonda solitudine, quella in cui aveva costruito la sua bolla di sopravvivenza e quella in cui era relegato da chi lo considerava troppo snob o troppo scomodo; la solitudine di chi ha imparato a farcela da solo per sopravvivere a dispetto di tutto e tutti, e la solitudine in cui si è ritrovato per l'ennesima volta quel giorno di marzo del 1983 in cui, a soli 30 anni, ha deciso di togliersi la vita. Gli anni amari sono tutto questo. Sono gli anni in cui tutto sembrava possibile e non lo era. Sono gli anni lontanissimi del nostro passato recente. Sono gli anni di un ragazzo che ha vissuto – con la sua aliena dolcezza – l'amarezza di un'esistenza simile a quella di nessun altro. Si chiamava Mario. O, se preferite, Maria".
Il cast
A dirigere Gli anni amari è Andrea Adriatico, regista teatrale e cinematografico, giornalista professionista, architetto e docente alla sezione cinema del Dams di Bologna. Nato a L'Aquila nel 1966, Adriatico da anni lavora nel teatro qualificandosi tra i registi teatrali più singolari della generazione degli anni… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Non è "rivoluzione" mostrare ragazzi nudi senza inquadrare volontariamente le pudenda. Può tranquillamente essere trasmesso su Rai1 dopo il telegiornare in prima serata. Non si contesta certo il contenuto, ma la forma sì (che poi è il contenuto).
commento di scapigliatoQualche Canzone interessante e STOP ! voto.1.
commento di chribio1"Nella vita contano solo due cose: il savoir faire e le perle". Sia Mario che Maria le avevano entrambe. "Il risveglio del faraone" doveva essere il titolo del rocambolesco romanzo autobiografico di questo eccelso protagonista della coscienza di genere ante litteram, che ahimè, non venne mai pubblicato e anzi fu bruciato dalla sua famiglia. Rebus
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