Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
Contestualizzare.
Credo sia il verbo adatto per descrivere meglio il film.
Partiamo peró dai fattori tecnici. Stiamo parlando di un film importantissimo nella storia del cinema, sia,appunto, per l'importanza storica, sia per i particolari e le tecniche di cinema usate.
Ejsentejn utilizza un numero sproporzionato di persone per rappresentare il popolo. Applica una regia di movimento, (una telecamera quasi sempre fissa dove a muoversi sono gli attori)con il montaggio che rende il film repentino, con immagini che cambiano ripetutamente, aggiungendo ancora più suspense, più atmosfera al film. La resa di alcune scene è resa veramente drammatica grazie al montaggio.
La musica è coinvolgente.
Le scene di lotta, di fuga, sono terribilmente drammatiche, ed esprimono cosa veramente provasse il popolo in quel momento storico delicatissimo.
Passiamo ora al periodo storico, che, come non mai, è fondamentale per vedere e comprendere il film. Contestualizziamo dunque. Siamo nel 1927, l'URSS è in piena ascesa, e il cinema puó, e deve, servire per lanciare un messaggio e per fare propaganda.
E infatti è chiara come non mai la propaganda al comunismo, all' URSS, e a tutto ció che cambió in meglio(o in peggio, anche se viene trascurato) dal 17 in poi.
Lenin era morto già da anni quando uscí il film, mentre Stalin cominciava ad insediarsi e a far fuori,materialmente e non, i suoi rivali politici. Per far capire quanto sia di parte il film basta osservare le bandiere u.s.a sulla vettura del presidente del governo provvisorio(il nemico, e dunque mostrato spietato e assassino, con l'obiettivo di diventare il nuovo zar, il nuovo Napoleone).
Nell'URSS tutto portava e partiva dal comunismo. Fare un'opera che non rappresentasse la grandezza dello stato, o del leader, era fuori discussione.
Tra l'altro la Russia aveva il bisogno di farsi conoscere da un mondo che la escludeva, ed escludeva il comunismo. Non stupiamoci dunque che il film sia incentrato sul bene che il comunismo faccia, e su quanto sia giusto fare la rivoluzione contro i potenti, ma ammiriamo l'opera d'arte di un maestro che parla di una nazione, e della sua storia, fondamentale per tutti noi. Trascialamo le nostre convinzioni politiche e osserviamo la lotta di un popolo,come noi, che per non morire di fame decise di fare la storia.
Fantozzi rese famosa la Corazzata Potemkin, ma di questa "cagata" se ne parla poco.
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