Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
Rievocazione dei fatti salienti della storia russa nel 1917: la cacciata dello zar a febbraio, il ritorno di Lenin ad aprile, la fallita sommossa bolscevica a luglio, il tentato putsch del generale Kornilov a settembre, il rovesciamento del governo provvisorio di Kerenskij a ottobre. Didascalico e manicheo quanto può esserlo un film di propaganda sovietico, ha però dalla sua una passione trascinante per l’argomento e soprattutto una libertà assoluta, quasi folle, nell’accostamento delle immagini: si può dire che non racconta i fatti, ma ne mostra una trasfigurazione surreale attraverso varie scene collegate da un ritmo sincopato. Comunque, alla prova della visione, è un’opera tutt’altro che intellettualistica: il pubblico popolare a cui era indirizzato poteva riconoscervi le radici della propria nazione e fortificare il proprio senso di appartenenza. Strana edizione per un film muto, con una pleonastica voce off che legge ad alta voce le didascalie già tradotte in italiano.
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