Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
Realizzato per il decimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre con larghi mezzi, Ottobre è un film grandioso ma che ha generato nel corso degli anni molti equivoci. Molti lo hanno accusato di formalismo eccessivo e di pedanteria nella narrazione degli eventi che portarono alla Rivoluzione: effettivamente posso concordare su una certa difficoltà a seguire i vari avvenimenti per lo spettatore che non sia già bene informato preventivamente. Ma Ottobre è soprattutto una grande lezione di regia: Ejzenstejn sperimenta col suo montaggio delle attrazioni accostamenti di immagini a dir poco insoliti, molto originali, dal significato oscuro e non immediatamente comprensibile: tra i più famosi Kerenski che viene accostato prima ad un pavone meccanico, in senso spregiativo per la vanita', poi alla statua di Napoleone per l'ambizione di diventare un dittatore. Non credo che sia un film noioso, e comunque oltre al montaggio forsennato può contare su una costruzione dell'inquadratura sempre padroneggiata magistralmente, ma e' una pellicola forse un pò difficile da seguire se non si è preparati in maniera adeguata. Nella sua sperimentazione di nuove possibilità del linguaggio cinematografico e nello slancio appassionato con cui celebra una pagina di storia del proprio paese che allora si pensava avrebbe dato un nuovo corso alla Storia tout-court (purtroppo non è stato così) il film resta una visione essenziale per ogni appassionato di cinema. Resta uno dei film con le inquadrature più brevi come durata e un montaggio convulso, l'esatto opposto delle teorie del piano-sequenza che sarebbero venute in seguito e a cui l'Eisenstein di questa prima fase resta sostanzialmente estraneo.
Voto 10/10
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