Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Frutto di una produzione francese, un coraggioso salto in un cinema diverso e di ricerca, senza ricorrere a facili bozzettismo; un film senza dialoghi e prende spunto da uno spettacolo di Penchenat, che partecipa con Scola e Maccari alla sceneggiatura. Una cavalcata attraverso il tempo in una sala da ballo, che tempi sfruttano a secondo delle mode e della storia che si attraversa; dallo spettacolo teatrale siamo passati in un'idea originale e fulminante e che ha sfidato le regole dello spettacolo cinematografico vincendo alla grande, anche se la distribuzione a cercato di bruciare le ali. Uno studio sulla umanità e sulla nostra storia del secolo scorso che si affina attraverso le situazioni e d i personaggio in maniera a dir poco efficace; uno Scola di cui oggi sentiamo una nostalgia fortissima dimenticandoci volutamente degli ultimi anni che lo hanno visto firmare cose mediocri e brutte. Una direzione di fotografia e luci che sa di capolavoro e che fa parte della storia stessa. I tempi cambiano ma le persone e le tipologie restano le stesse, musiche scelta ad oc, con un finale di Trenet che rimane nel cuore
Una calvacata non ovvia nel tempo attraverso una sala da ballo, ottica perfetta per guardare il tempo e le caratterialià che la compongono
Colonna sonora da acquistare
Una regia ed un'idea davvero formidabile, uno Scola da mettere sugli altari del cinema
Lo schizzignoso, caratterizzione eccelente, un'aristocrazia da puzza sotto il naso
Il manichino, sublime!
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