Il rapimento Moro visto da Grimaldi: la paura dello statista, l'interferenza della CIA, la polizia fascista, l'impotenza del partito...
Note
Un film duro, sentito, sgradevole e coinvolgente, di un realismo potente che lo ha costretto a diventare un "invisibile" (girato nel 2004 e completato solo nel 2008) che non è stato però mai distribuito in sala perché giudicato troppo scomodo.
Un pasticcio quasi indescrivibile, questo di Aurelio Grimaldi, regista altrove interessante e comunque, quasi sempre, tutt'altro che banale.
Sembra di essere di fronte a una versione ad usum delphini della vicenda Moro, a una sorta di Bignami per spettatori americani. Il guaio (o meglio: uno dei guai) è che se lo spettatore americano (o canadese, o uruguayano o perfino lo stesso delfino)… leggi tutto
PREMESSA REDAZIONALE Il 19 marzo sarebbe dovuto arrivare nelle sale Il delitto Mattarella, film con cui il regista Aurelio Grimaldi ricostruisce… segue
Un pasticcio quasi indescrivibile, questo di Aurelio Grimaldi, regista altrove interessante e comunque, quasi sempre, tutt'altro che banale.
Sembra di essere di fronte a una versione ad usum delphini della vicenda Moro, a una sorta di Bignami per spettatori americani. Il guaio (o meglio: uno dei guai) è che se lo spettatore americano (o canadese, o uruguayano o perfino lo stesso delfino)…
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