Film a episodi - alcuni dei quali di durata brevissima, quasi dei semplici sketch - in cui vengono prese di mira le mode, i tic, le manie più diffuse nella società italiana dell’epoca. Siamo nel 1964 e dunque in pieno boom economico: ecco allora chi ha fatto i soldi e cerca di darsi un tono appassionandosi all’antiquariato e chi, in seguito alla prima, timida, libertà di costumi, accorre agli spettacoli di striptease. Ma ci sono anche le cambiali (altra grande “passione” nazionale) e il sottobosco politico della vecchia Dc...
Note
Un poker d’assi (gli attori) per un’operazione che, a decenni di distanza, mostra tutto il suo fiato corto.
Gli Italiani descritti per stereotipi facili che lasciano il tempo che trovano. Fulci ci riprova subito dopo Gli imbroglioni e non ottiene un risultato tanto distante: un insieme di sketch fra loro totalmente indipendenti, con un filo comune sottilissimo come può essere quello della 'mania'. Commedia di costume dai toni bassini che vanta un cast abbastanza nutrito di buoni caratteristi, da… leggi tutto
Discreto film satirico, anche se chiaramente derivativo, che prende di mira vizi, manie e meschinità del benessere e di una quotidianità mediocre. Alcuni episodi-barzelletta sono superflui e banalotti, ma altri riscattano la visione (come L'autostop, con W. Chiari e U. D'Orsi, Il pezzo antico, con F. Valeri e V. Caprioli, e qualche altro). Regia dignitosa e attori eccellenti. 6 leggi tutto
95 anni fa nasceva Lucio Fulci e quindi, per omaggiarlo, oltre a spararmi una delle mie solite maratone di revisioni (completata stamattina), ho deciso di proporre anche per lui una delle mie…
Film ad episodi scopiazzato a I mostri che vorrebbe mostrare i tic e le manie degli italiani nel boom economico. Purtroppo però è un filmaccio a sketch grevi e stupidi, di un qualunquismo e di un'idiozia tali da non valere oggi nemmeno come documento di costume. Non si ride praticamente mai. Nell'ultimo episodio compaiono Franchi ed Ingrassia. Fulci conferma nuovamente la sua…
Serie di barzellette diretta da Lucio Fulci sulla scia del successo dei Mostri, ma che del capostipite di Risi non ha né l'originalità né la profondità corrosiva. Qualche macchietta qua e là funziona (l'episodio La protesta, alcune caratterizzazioni di Raimondo Vianello, qualche momento di Franco e Ciccio), ma non si va mai davvero al di là della…
classico film ad episodi ,anni 60 sugli stereotipi e le manie degli italiani,sulla scia dei Mostri, Fulci mette a disposizione un buon cast, Vianello divertente nel siparietto con la moglie e la cambiale, Franco e Ciccio allora immancabili sono in forma, ma il regista non coglie nel segno ,bravi Salerno e Chiari un film trascurabile
Navigare in Internet e, soprattutto, iscriversi a una qualche comunity rappresenta ormai il passatempo dei passatempi per la maggior parte degli esseri umani; tale attività sta soppiantando tutte le…
Gli Italiani descritti per stereotipi facili che lasciano il tempo che trovano. Fulci ci riprova subito dopo Gli imbroglioni e non ottiene un risultato tanto distante: un insieme di sketch fra loro totalmente indipendenti, con un filo comune sottilissimo come può essere quello della 'mania'. Commedia di costume dai toni bassini che vanta un cast abbastanza nutrito di buoni caratteristi, da…
Sto cercando di scrivere la biografia di mio padre e so che in questi film ci sono alcuni dei brani musicali con i testi scritti da lui, per cui vado cercando le riproduzioni in DVD o VHS. Grazie in aticipo a chi mi…
"I maniaci" diretto nel 1964 dal maestro Lucio Fulci,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
Il Film fa parte del filone della "Commedia
all'Italiana" con la variante a episodi,
e si può dire che è un "Nipotino" de:
"I Mostri",perché racconta l'Italia
e le manie degli anni '60,portandole
anche sopra le righe.
Ma di fondo è anche una comicità innovativa,
basta ricordarsi…
Discreto film satirico, anche se chiaramente derivativo, che prende di mira vizi, manie e meschinità del benessere e di una quotidianità mediocre. Alcuni episodi-barzelletta sono superflui e banalotti, ma altri riscattano la visione (come L'autostop, con W. Chiari e U. D'Orsi, Il pezzo antico, con F. Valeri e V. Caprioli, e qualche altro). Regia dignitosa e attori eccellenti. 6
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Commenti (3) vedi tutti
Di un qualunquismo e di un'idiozia tale da non valere oggi nemmeno come documento di costume.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn disastro totale, le storielle siano non hanno il ritmo giusto e non sono di piglio mordace.voto 2
commento di wang yu.
commento di Dalton