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Tempesta di ghiaccio

Regia di Ang Lee vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tempesta di ghiaccio

di claudio1959
8 stelle

“The Morning After”la bellissima canzone di Maureen McGovern, tratta da “L'avventura del Poseidon”del 1972, film di Ronald Neame a cui sono legatissimo ed in seguito capace di interpretare un’altra canzone superlativa come “We May Never Love Like This Again” colonna portante de “L’inferno di cristallo” del 1974.

Tempesta di ghiaccio U.S.A. 1997 - La trama: La famiglia Hood vive in un paese del Connecticut,però la vita familiare è turbata . Tradimenti, rapporti difficili e mancanza di comunicazione sono usuali. “Una tempesta di ghiaccio” emotiva che blocca i dialoghi, contribuisce ad aumentare disagio ed incompresione. La recensione: Tempesta di ghiaccio gran bel film sulla falsariga de “Il grande freddo” del 1983 di Lawrence Kasdan, tratto dal romanzo “The ice storm” di Rick Moody. Film corale con tanti personaggi infelici annoiati da una routine di vita piatta e sostanzialmente vuota di emozioni ed amori ormai consunti, con il pensiero costante di morte. Ang Lee ambiente il suo film nel giorno del ringraziamento del 1973 nel Connecticut . Nel film si accenna alla figura importante di Richard Nixon, con il caso denominato “Watergate” anni di crisi politica e sociale negli Stati Uniti, la guerra del Vietnam e tanti cambiamenti nella società americana nel biennio 1972-1974. Un film squisitamente crudo, subito dopo il meraviglioso “Ragione e sentimento” del 1995, con un cast di attori esperti ed all’inizio della carriera, ben miscelato ed amalgamato: Christina Ricci, Elijah Wood e Katie Holmes in seguito brava regista in un film tenerissimo, purtroppo mai distribuito in Italia ne in sala, ne in dvd “All We Had” commedia drammatica del 2016 diretto ed interpretato dalla ex signora Cruise, con la giovane attrice Stefania LaVie Owen, nel ruolo della figlia di Katie Holmes. Giovani attori ai primi ruoli, ma già capaci di incidere lo schermo, insieme a loro mostri sacri come: Kevin Kline, Joan Allen,Sigourney”Alien” Weaver, Tobey “Spiderman”Maguire, Adam Hann-Byrd e la iconica Allison Jenney, volto molto popolare in seguito premio meritato Oscar per “Tonya”. Una generazione perduta quella descritta da Lee nei primi anni settanta, con un sogno americano ormai consunto e vacillante. Film di tradimenti sessuali freddi e senza amore, come ad esempio la relazione extraconiugale tra Kline e Weaver, due persone ciniche e passive, con i figli più annoiati di loro che sperimentano giochi sessuali, così per vincere la noia oppure sbronze per annientare il loro vuoto esistenziale. Tutti gli eventi sfuggiranno di mano, senza più controllo, fino alla tragedia finale, inevitabile in un film così pessimista. La vita continuerà, struggente ed ancora più malinconica e triste. Una triste parabola con il tocco poetico dello stile di Ang Lee, capace di toccare le corde più emotive e profonde di tutti, notevole la colonna sonora con grandi hit dell’epoca, mi piace ricordare una per tutte “The Morning After”la bellissima canzone di Maureen McGovern, tratta da “L'avventura del Poseidon”del 1972, film di Ronald Neame a cui sono legatissimo ed in seguito capace di interpretare un’altra canzone superlativa come “We May Never Love Like This Again” colonna portante de “L’inferno di cristallo” del 1974. Un film con tante immagini e situazioni fredde, non solo meteorologicamente, ma una freddezza di cuore soprattutto, qui c’è l’abilità sottile del nostro regista. Una commedia drammatica certamente, però un dramma che riecheggia la tragedia greca,perché questo film va visto più volte, per capire e carpire a fondo la sua bellezza incontaminata. Un film in ogni caso, non solo estetico, ma anche di sostanza, credibile e cinico, con scene di sesso meccaniche e senza trasporto emotivo, con corpi che si accoppiano senza amore, puro sesso glaciale , sia tra i giovani, che tra gli adulti. Sembrano in alcuni momenti tutti i personaggi catatonici. La sceneggiatura è grandiosa di James Schamus, primo premio a Cannes. Cinema post sessantotto. Tutti gli eventi filmati sono senza senso, ma volutamente casuali, perché regna la noia e la totale mancanza di voglia di vivere emozioni inesistenti. I genitori sono tutti nevrotici e spaesati, che trasmettono il loro vuoto esistenziale ai figli, quindi no “Power of love”, ma una malinconica solitudine di tutti, un declino dell’american dream, tanto strombazzato, ma ormai perduto per sempre negli anni settanta americani. Voto 8 Kevin Kline: Ben Hood Joan Allen: Elena Hood Sigourney Weaver: Janey Carver Tobey Maguire: Paul Hood Christina Ricci: Wendy Hood Elijah Wood: Mikey Carver Adam Hann-Byrd: Sandy Carver Jamey Sheridan: Jim Carver Henry Czerny: George Clair David Krumholtz: Francis Davenport Kate Burton: Dorothy Franklin Katie Holmes: Libbets Casey Allison Janney: Dot Halford Colleen Camp: Dr. Pasmier

Joan Allen

Tempesta di ghiaccio (1997): Joan Allen

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