Regia di Atom Egoyan vedi scheda film
La comunità di un piccolo paese del Canada è stata decapitata da un incidente stradale, che ha coinvolto lo scuolabus uccidendo quasi tutti i bambini. Un avvocato di città cerca di convincere i genitori a intentare una causa. Egoyan è palesemente disinteressato alla parte giudiziaria e si concentra invece sull’elaborazione del lutto e sui drammi nascosti dei personaggi (l’unica sopravvissuta ha una relazione incestuosa col padre, la figlia dell’avvocato è tossicodipendente). Il risultato ha un certo fascino, ma lascia anche sconcertati per la freddezza glaciale e autocompiaciuta (es. il pullman scivola giù per la scarpata dolcemente, con la neve che attutisce i rumori): è una caratteristica fissa di Egoyan, che non mi suscita mai molta simpatia, anche quando i suoi risultati sono più convincenti di questo. Una precisazione: il titolo originale significa “Il dolce aldilà”, quindi indica un domani ultraterreno.
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