Regia di Curtis Hanson vedi scheda film
Quasi un colpo di fulmine, questo poliziesco orchestrato da Curtis Hanson, un regista secondo me molto bravo, ma che non sempre trova (o meglio si cimenta) con storie completamente interessanti.
Qui gli riesce la classica ciambella con il buco.
Ottima l’ambientazione che sa di classico (una Los Angeles marcia nel midollo), la sceneggiatura è densissima (trovare un momento di stanca è ardua impresa), il film è lungo, ma il ritmo non scade mai, quasi tutte le situazioni paiono appropriate al conseguimento dell’obiettivo e mai inserite come semplice riempitivo (cosa che invece accade sempre più spesso).
Una serie di pregi che raramente capita di trovare, soprattutto in un film hollywoodiano, fatto comunque di star, qui comunque più impegnate ad essere piuttosto che apparire.
Infatti anche le scelte di casting risultano assolutamente appropriate, tra alcune new entry (Crowe e Pierce) ed altri ripescaggi dalla naftalina (Kim Basinger, forse nella sua prova migliore di sempre).
Un film assolutamente disincantato, cupo, teso, un po’ triste, ed in fondo questa non è proprio fantasia.
Raggelante e stupendamente incastonato nel passato (senza dimenticarsi il presente).
Gran bella regia, riesce ad evocare tempi passati con un tocco classico, orchestrando un cast di grandissimo livello.
Molto convincente, offre il suo talento ad un bel ruolo.
Uno dei suoi ruoli migliori, per non dire il migliore in assoluto.
L'interpretazione che l'ha sdoganato (almeno per quanto ho visto io).
Convincente.
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