Regia di Curtis Hanson vedi scheda film
Romanzone extralong per un poliziesco extralong ed extrastrong: le fucilate si sprecano, le scene d'azione si susseguono senza pietà, se non è un inseguimento è una sparatoria o casomai una confessione a suon di torture. Non mancano perversioni sessuali, menzogne, doppi giochi, tanta rivalità fra colleghi (a chi ne ammazza di più). Gran bel cast, gran ritmo, ma tenendolo così alto e vivace per due ore e un quarto di fila, si finisce solo con il creare una gran confusione. C'è pure una sorta di lieto fine, ovviamente intriso di sangue.
Siamo negli anni cinquanta ed a Los Angeles regnano caos e malavita; la polizia dal canto suo non si fa mancare nulla: indagini 'scorrette', regolamenti di conti fra colleghi, informatori prezzolati, false deposizioni, corruzione, tutto secondo una legge 'privata'. Un'operazione che coinvolge omosessuali e prostituzione finisce per sconvolgere il dipartimento e per costare la vita ad alcuni agenti.
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