Regia di Niki Caro vedi scheda film
Devo dire che il Mulan di N.Caro non è così brutto come qualche critica vorrebbe far credere (a mio modestissimo parere, si intende).
E’ certamente un film sempliciotto e presenta svarioni di sceneggiatura (su tutti la sequenza della valanga) su cui solamente l’immaginazione senza fondo di un fanciullo può mettere una pezza. Sulla trasformazione di alcuni personaggi, ruoli, tempi e topoi presenti nel cartoon non vedo cosa ci sia di scandaloso visto che, a sua volta, anche quest’ultimo deve aver ripensato e/o aggiunto (anche semplificato) quanto risalente alla leggenda cinese di Hua Mulan. Da un racconto leggendario del passato si può pescare – io penso - ogni sorta di spunto, ispirazione e soluzione narrativa, dovendo solo accettare la sfida della sospensione della incredulità.
Per altri versi il Mulan di N.Caro è un film fedele alla tradizione wuxia (al netto di alcun assenze famose il suo ricco cast ne rappresenta la prima conferma); per l’uso coraggioso (agli occhi occidentali) dei mille volti dell’estetica (anche se uso non estremo per il genere; illustri film predecessori lo avevano riportato in auge e ci avevano già abituato quasi a tutto); dalle cromie ipnotiche e mai stucchevoli, alle scenografie fastose, i costumi impeccabili fino alle avvolgenti coreografie (quelle belliche e quelle domestiche).
Peraltro mi è piaciuta anche la colonna sonora non cantata (senza nulla togliere a quella di Mulan cartoon; saprei ancora canticchiare Farò di te un uomo tanto l’avevo apprezzata).
Narrativa banale, ma quasi mai scadente, aggiornata alla sensibilità dell’oggi (a metà strada fra quella occidentale e quella cinese), ma con le star di ieri (riconoscibilissima la cara Gong Li nonostante il trucco, piacevole la presenza di Jet Lee ma ancor di più di Jason Scott Lee una presenza amata – forse meno visto il ruolo che ricopre – per chi lo ha conosciuto in film come Dragon. La vera storia di Bruce Lee e Mowgli - Il libro della giungla). Gli elementi ci sono tutti e i vistosi difetti summenzionati non fanno arretrare la qualità del risultato oltre le attese (non eccelse e questo rimane sempre decisivo).
Con la necessaria disposizione mentale (relax mode e poche pretese) si supera giulivamente anche questa visione; accettabile.
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