Regia di James Mangold vedi scheda film
"Non ti sento"
Non c'è fine al marcio della polizia del New Jersey. Almeno fino a quando uno sceriffo mezzo sordo si ribella.
Copland è un magnifico poliziesco che gronda dolore e rimpianti da tutti i pori. Una cittadina di provincia in mano a poliziotti corrotti che fanno il bello e cattivo tempo; detta così sembra una trama banale, come tante altre, ma nelle mani di un drammaturgo e narratore di razza come James Mangold diventa una vera e propria riflessione sul male che si annida nella provincia.
Adottando il punto di vista del povero Freddy , sceriffo di Sbirrolandia, reietto fra i lupi, il film procede implacabile nel suo incedere impietoso, sopruso dopo sopruso, fino all'epilogo, vera e propria catarsi purificatrice.
Cast che dire di lusso è poco, fra Keitel, Liotta, De Niro e Stallone. Che per una volta è il migliore, tormentato da remore e fallimenti , incapace di reagire perché incapace di "vedere" il marcio. Almeno fino a quando, davanti all'ennesima violenza, decide di fare la cosa giusta, mandando in frantumi un'intera vita.
Gli ultimi cinque minuti sono un capolavoro di tensione sospesa nel tempo, l'incedere pachidermico dello sceriffo, i passi che solcano il viale della morte rimbombando nella valle sottostante, il rumore del vecchio fucile a canne mozze.
È il preludio al trionfo di sangue della giustizia.
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