Regia di James Mangold vedi scheda film
Ben condotto,capace di finezze non di poco conto,"Cop land" è un apprezzabile sorpresa:quasi un western,che si rifa' in un certo senso a "Mezzogiorno di fuoco",con quello sceriffo solo contro tutti(o quasi),umanamente impaurito ma pronto ad uscire allo scoperto per affrontare i nemici.Colpisce,nel film di Mangold,la descrizione del "piccolo mondo" appena fuori dalla grande metropoli,e quel saper costruire lentamente la tensione,l'attesa dell'inevitabile resa dei conti.E nell'importante cast,fatto di attori famosi anche in ruoli "pesanti" ma di contorno,buone sono le prove di Liotta,DeNiro,Sciorra e Keitel(anche se non è al suo meglio,e ci mette un po'di mestiere nel suo cattivo un po'banale),e spicca la prova di Sylvester Stallone.E cioe',la scelta del regista di dare alla star miliardaria di tanti kolossal con eroe sfasciatutto,muscoli gonfi fino a scoppiare,azione iperbolizzata,il ruolo principale.Un personaggio di "loser",che in alcune sequenze,come quella in cui seppellisce la sua solitudine sotto amate canzoni dello Springsteen prima maniera oppure nella scena in cui replica alla donna da sempre segretamente amata che gli chiede perche'non abbia trovato una compagna,"Le ragazze migliori erano gia'prese.",risulta toccante;il massiccio Sly regge molto bene il confronto con gli altri attori,in una performance memorabile,con una recitazione sommessa che cresce con il personaggio.
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