Regia di Georgij Danelja vedi scheda film
Un gruppo di ragazzi va a spasso nella capitale passando il tempo come capita. Un'ondicella della nouvelle vague francese arrivò oltre la cortina di ferro, toccando questa pellicola piacevole e apolitica.
È una pellicola gradevole e leggera, ma pure girata con intelligenza e creatività, che ricorda abbastanza la nouvelle vague francese, e in particolare “Zazie nel metrò” (1960), di Louis Malle.
Il protagonista, o meglio personaggio principale, è un giovanissimo Nikita Mihalkov, futuro regista russo, e dei migliori. Già a quell'età – è lui il ragazzo nella locandina – aveva saputo trovarsi nel posto giusto e nel momento giusto, infilando la partecipazione ad un film che ha lasciato un segno nella cinematografia del suo paese.
La trama è costituita da una giornata a zonzo nella capitale da parte di un gruppetto di ragazzi vivaci e un po' burloni, che vagolano qua e là senza un regola, se non quella di passare il tempo e divertirsi un po'. In questo quadretto si innesta qualche ragazza, che ovviamente spariglia un po' le carte e increspa le acque. Lo sfondo è una insolita Mosca estiva e spensierata, con strade assolate, finestre aperte, movimentati negozi, e parchi che brulicano di moscoviti che passeggiano.
La piccola vicenda di allegria e gelosia ha un succo agrodolce, ma in generale il film lascia comunque nello spettatore una sensazione piacevole e un sentimento di ottimismo.
Dello stesso regista Danelija Georgij (georgiano) segnalo “Maratona d'autunno”, reperibile su Youtube con sottotitoli in inglese.
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