Regia di George P. Cosmatos vedi scheda film
Prodotto tecnicamente ben confezionato, soprattutto nella fotografia, con un cast sostanzialmente buono (tranne Stallone) , musiche interessanti e un look azzeccato per il protagonista, ma per il resto è un action privo di una personalità forte, molto debole narrativamente e con un sottotesto pro-tolleranza zero che non riesco proprio ad ignorare.
Ormai all'apice del suo successo non solo come attore ma anche come sceneggiatore e regista (nel 1985 erano usciti "Rocky IV" e"Rambo: First Blood Part II"), Stallone decide di adattare il romanzo "Fair Game" di Paula Gosling, dopo aver rinunciato "Beverly Hills Cop" per via del rifiuto della produzione all'approccio da action serio voluto dalla star. Nasce così "Cobra", diretto ufficialmente da Cosmatos ma, secondo alcune voci tra cui quella del direttore di fotografia Ric Waite, in realtà gestito sul piano "artistico" da Stallone stesso.
Dunque, personalmente partivo piuttosto prevenuto nei confronti di questo film, per via soprattutto della sua fama "fascistoide", quindi le mie opinioni in merito vanno prese con le dovute pinze.
Partirei comunque dagli aspetti che ho trovato positivi. Sicuramente la fotografia di Waite (che aveva lavorato, tra gli altri titoli, anche a "48 Hrs." di Hill), in linea con lo spirito "pop" del periodo ma capace di trovare sfumature cromatiche intriganti. Molto buono anche il cast di comprimari, co-protagonisti e comparse, dove spicca il volto impattante di Brian Thompson. Non male neanche le musiche, giusta la durata (raggiunta però tramite grossi tagli alla violenza, a quanto pare) ed efficace il lavoro sull'estetica del protagonista volto a renderlo iconico.
Da quest'ultimo aspetto, però, parto a trattare, spero velocemente, tutti i punti dolenti della pellicola, che mi portano a ritenerla "brutta" non tanto sul piano tecnico quanto su quello "artistico" e soggettivo. L'iconicità di Cobra, infatti, sembra rispondere ad un'intenzione auto-celebrativa da parte di Stallone, ma il problema è un altro: a parer mio, l'iconicità meramente estetica del personaggio non è supportata da una caratterizzazione approfondita della sua psicologia e della sua storia, rendendo Cobretti un individuo dal look accattivante ma con una mentalità monodimensionale simile a quella di tanti altri eroi action del periodo.
L'altro grosso problema, anticipato nella mia premessa, è la questione politica. Posso anche essere d'accordo sul fatto che alla fine il film è un action "spensierato" che della politica se ne frega relativamente, ma non riesco purtroppo a ignorare completamente le implicazioni etiche della mentalità del film e del suo protagonista. Non riesco a "perdonare" il giustizialismo reazionario volto a ridurre il problema della violenza urbana alla spicciola dicotomia "buoni" e "cattivi" e non anche a questioni sociali e mentali, come non riesco a "perdonare" il fatto che si indichi la violenza sommaria come soluzione ad ogni problema e non come un pericolosissimo spartiacque per regimi polizieschi dispotici. Non sono inoltre convinto che semplicemente guardando a cervello spento il film questi contenuti non abbiano effetti: sia chiaro, neanche io penso che "Cobra" e simili manipolassero la mente delle persone convincendole della giustezza del principio di "tolleranza zero", però penso che, oltre a non insinuare il minimo dubbio su certe politiche, un minimo abbiano consolidato certe convinzioni in chi già era stato portato ad abbracciarle.
Chiudendo l'enorme parentesi politica (non volevo dilungarmi così tanto, ma mi son lasciato trascinare), in "Cobra" manca secondo me una partecipazione "autoriale" o anche solo veramente sentita della regia nella messa in scena: che l'abbia diretto Cosmatos, Stallone o entrambi, l'impressione che ho avuto è che poteva essere diretto allo stesso modo da un qualsiasi shooter con una discreta padronanza tecnica del mezzo cinematografico e il risultato sarebbe stato lo stesso. Inoltre per me non funziona nella costruzione narrativa, troppo sbilanciata sull'azione e sul sembrare "cool" per creare un autentico coinvolgimento emotivo, in diversi stacchi il montaggio mi ha convinto molto poco e Stallone, per quanto ancora una volta si confezioni il personaggio su misura, non mi riesce a convincere sul piano meramente attoriale, soprattutto vocalmente, ma quest'ultimo aspetto è forse anch'esso pesantemente influenzato dai miei preconcetti.
Riassumendo, "Cobra" è un prodotto tecnicamente ben confezionato, soprattutto nella fotografia, con un cast sostanzialmente buono, delle musiche interessanti e un look azzeccato per il protagonista, però per il resto è, secondo me, un action privo di una personalità forte, molto debole narrativamente e con un sottotesto pro-tolleranza zero che non riesco proprio ad ignorare. Però almeno si lascia vedere facilmente e i problemi pesano soprattutto pensandoci.
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