Regia di George P. Cosmatos vedi scheda film
Solita sboronata all'americana con il solito, inespressivo, Stallone a fare la parte del duro spacca-tutto. L'azione non manca ma non aspettatevi molto altro.
Avevo nell'immaginario la locandina di Cobra che un amico teneva in camera, erano gli anni '90 e quell'immagine ha creato in me l'aspettativa di un cult movie. Così l'ho considerato per tanti anni fino a ieri, momento in cui ho deciso di distruggere totalmente quel mito, avviando la visione di quello che sospettavo essere un enorme pacco. Così è stato, tra la Nielsen e Stallone come recitazione c'è poco da prendere, si punta dunque sull'azione e da quel punto di vista non si resta delusi, scazzottate in abbondanza, begli (e totalmente inverosimili) inseguimenti in auto, con rocambolesche cadute e traiettorie che meritano una menzione ben in vista agli stuntman, nei titoli di coda. La sceneggiatura è brutta, considerate che l'ha curata sempre Stallone, ma a essere totalmente ridicola è la trama senza capo né coda, con questo agente super cazzuto dal nome da donna (Marion Cobretti) che sgomina da solo una banda di invasati che semina il panico nella città, affettando cittadini a caso con lo scopo di purificare il mondo. Evitabilissimo.
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