Regia di Alan Hicks, Rashida Jones vedi scheda film
Decisamente un leggendario geniale numero 1 (vedi We Are the World il singolo più venduto di sempre), aveva la ‘magia’, quella cosa in più che nessuno ti può insegnare. Con Fly me to the Moon cantata da Frank Sinatra è arrivato anche sulla luna...gli astronauti dell’Apollo 10 durante il viaggio sentivano quel disco!
‘‘Due cose non possono mancare nella vita: l’aria e la musica…la musica arriva al cuore e alla mente’’. Se siete d’accordo con quanto dice Quincy Jones questo film vi piacerà. L’alternanza tra passato (foto e filmati d’epoca) e presente (le riprese fatte dalla figlia, anche co-regista, e filmati recenti) avviene con naturalezza e il film scorre che è un piacere!
Quincy Jones è nato nel 1933 (ha 90 anni!), sposato 3 volte, 7 figli (la madre più famosa di uno di questi è Nastassja Kinski), almeno 300 album registrati, 51 colonne sonore, vincitore di 28 Grammy Award, candidato più volte all’Oscar e al Golden Globe (senza vincerli mai), impossibile contare i dischi d’oro e di platino, uno dei pochi produttori musicali (forse il primo?) ad avere il nome in grande sulla copertina del disco come se fosse il cantante.
Decisamente un leggendario geniale numero 1, aveva la ‘magia’, quella cosa in più che nessuno ti può insegnare. Con Fly me to the Moon cantata da Frank Sinatra è arrivato anche sulla luna! gli astronauti dell’Apollo 10 suonarono il disco mentre andavano sulla luna.
E non tralasciò di impegnarsi nel sociale. We Are the World (il singolo più venduto di sempre) cantato da 45 elementi (tra i quali Lionel Richie, Stevie Wonder, Paul Simon, Tina Turner, Billy Joel, Michael Jackson, Diana Ross, Dionne Warwick, Willie Nelson, Al Jarreau, Bruce Springsteen, Daryl Hall, Huey Lewis…nessuno diceva di no a Quincy Jones!), contribuì a combattere la carestia africana raccogliendo 100 milioni di dollari!
Afroamericano del South Side di Chicago (è cresciuto tra i gangster…), musicista (soprattutto trombettista jazz), compositorearrangiatore - ma soprattutto produttore discografico - di musicajazz, pop, hip-hop, soul, funk, classica, afro e brasiliana, Quincy Jones ha segnato la storia della musica a partire dalle partecipazioni in orchestre Jazz, alle produzione di Ella Fitzgerald, Ray Charles, Frank Sinatra (col quale non ha mai firmato un contratto, bastava una stretta di mano), Lionel Hampton, Count Basie, Sarah Vaughan, Dizzy Gillespie, Miles Davis, George Benson (Give Me the Night), Barbra Streisand, Michael Jackson (tre album tra i quali Thriller l’album più venduto nel mondo… ‘‘con Rod Temperton abbiamo ascoltato 800 canzoni per arrivare alle 9 della scaletta’’), inventando un genere di continuità fra la tradizione delle big band di jazz e un mix di musica black di facile consumo con prevalente uso di strumenti elettronici.
Da ragazzo vide un pianoforte e impazzì per la musica, per le Band Jazz (chiaramente nere, il razzismo imperava!) e volle a tutti i costi fare parte di quel mondo (e ci è riuscito grazie anche al suo amico Ray Charles). Scrivendo musica per i grandi nomi del Jazz arrivarono anche i primi soldi e partì per Parigi dove si sentiva affrancato dal razzismo. Le cose non andarono bene e si trasferì a New York dove la conoscenza di Frank Sinatra diede finalmente la svolta giusta alla sua carriera.
Grazie alla musica di Morricone e altri, che come lui ‘‘sapevano evolvere la musica esistente - che poi ne esistono solo due generi: quella bella e quella brutta - nel proprio stile, ... l’hip-hop non ci sarebbe se non ci fossero stati il be-bop e il doo-wop … bisogna imparare dal passato per andare avanti, Thriller ad esempio è puro Coltrane’’, si innamorò della musica per il cinema e per la televisione e volò a Los Angeles. Scrisse le musiche di film, telefilm e serie tra i quali: Ironside, L'uomo del banco dei pegni, La calda notte dell'ispettore Tibbs, Getaway, Il colore viola (anche coproduttore, lo impegnò tanto da essere la causa della fine del secondo matrimonio) e tante altre.
Oggi Quincy dà molto più spazio alla famiglia (per forza, stava per morire e l’hanno operato due volte alla testa per due aneurismi), ha sempre amato le sue donne (una per volta) e i suoi figli ma non è stato molto presente (con i risultati che possiamo immaginare), in fine assistiamo ai suoi compleanni con la sua famiglia allargata e ai suoi viaggi per interviste e presentazioni, perché è molto amato e stimato ancora oggi in tutto il mondo!
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