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La rabbia giovane

Regia di Terrence Malick vedi scheda film

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La recensione su La rabbia giovane

di lamettrie
3 stelle

Un film davvero sconsigliabile. Dispiace che ciò sia detto da me, che apprezzo enormemente altri lavori di Malick. Questi aveva 30 anni, ed era alla sua opera prima. Non si dimentichi il fatto che l’epoca era quello post 68, con i vagabondi che cercavano una vita autentica al contatto con la natura e lontano dalle convenzioni sociali.

Comunque, pur con questi e altri buoni spunti, il film è molto superficiale, al limite del commerciale. Non si capisce perché il ragazzo faccia tutti quei crimini: la recitazione di Martin Sheen è mediocre, e non va al di là di una stereotipata emulazione di James Dean, o di altri modelli, magari presi dalle sale di biliardo o poco più (o poco meno, a seconda dei punti di vista). Il protagonista è piatto dal punto di vista psicologico perché è piatto dal punto di vista intellettivo (è proprio uno limitato, come del resto si evince dal film), e culturale; ma è piatto, e questa è grave colpa di Malick, perché non si permette di capire perché è arrabbiato con il mondo.

La sua fidanzatina sembra ancora più sciocca: va bene che ha dieci anni meno del suo dongiovanni, e ne ha 15; ma non è proprio credibile che lei (che è già orfana di madre) veda uccidere suo padre per mano del fidanzatino, il quale aveva effettivamente torto, e per di più voglia seguire ancora quello spiantato, che ormai è un vero delinquente, anche in capo al mondo. Non è credibile che gli dia solo una sberla per aver ucciso suo padre che, comunque, non era un orco (anche se certi tratti erano pessimi verso la figlia). Non è credibile neppure niente di quello che appare dopo: tutti sembrano vittime stupidissime di un povero sciocco, cui misteriosamente è permesso di fare tutto ciò che vuole con una nonchalance che non è credibile, appunto. Lui diventa quasi un mito della cronaca, ma resta un poverino, che in realtà non potrebbe fare ciò sta facendo, se non agli occhi di ragazzine appena affacciatesi all’adolescenza, che inoltre, e soprattutto, non sono evidentemente state educate bene a riporre le proprie speranze in un partner all’altezza delle proprie aspettative (ma di tale critica sociologica c’è quasi nulla).

Il fatto che certi film nascano da casi di cronaca non ne giustifica un interesse a priori, anzi. Bisogna saperli scegliere, gli esempi, per dire qualcosa di davvero significativo.

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