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La rabbia giovane

Regia di Terrence Malick vedi scheda film

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La recensione su La rabbia giovane

di OGM
6 stelle

A questo film manca un perché. Un perché che vada oltre il gusto manieristico di abbinare, sullo sfondo di paesaggi colorati,  un’innocenza ed un cinismo ugualmente surreali, che sulla tavolozza fanno macchia senza arrivare a miscelarsi. La tensione narrativa, che all’inizio è densa e vivida come la tempera, finisce per raggrumarsi intorno  ad un maledettismo oleografico made in USA,  a base di deserti, stazioni di servizio ed imitazioni di James Dean. Quello di Kit sembra un antieroismo contraffatto, riassunto in pose e battute da pubblicità di Camel e Marlboro, che interpreta il cult anni settanta come uno stile estetico, anziché come la voce di uno spirito ribelle che si fa poesia giovane e rabbiosa.  La forma del romanzo diaristico adolescenziale ed il tono da avventura on the road – con qualche divagazione naturalistica – dovrebbero suturarsi lungo il filo, per altro esilissimo, di un connubio amoroso e criminale alla Bonnie and Clyde; però i pezzi non combaciano, e la storia non riesce minimamente a prender corpo. Badlands è certo un’opera di rottura, però è priva di forza di carattere; ed è un film dalla fotografia pregevole, però mancante di anima pittorica. In definitiva, Terrence Malick confeziona un manifesto di anticonformismo cinematografico che è, purtroppo, davvero solo un meraviglioso poster.

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Ultimi commenti

  1. ed wood
    di ed wood

    Lettura interessante. Tuttavia ritengo Badlands una delle due opere da salvare del filone New Hollywood ambientato negli USA della Grande Depressione (l'altro ovviamente è Gangster Story). Inoltre, credo che si tratti di un film non moderno, bensì contemporaneo: Malick si poneva già oltre la New Hollywood, superandone sia la poetica sia l'estetica. Non è un film di Contestazione (a differenza di altri film dell'epoca, che rileggevano la Grande Depressione come specchio dell'ingiustizia degli USA moderni), i personaggi non sono portavoce di malcontento, dissenso e ribellione: è qualcosa di diverso...si trascende la dimensione socio-politica per giungere a quella esistenziale, morale, filosofica...

    1. claudio1959
      di claudio1959

      CONDIVIDO TUTTO QUELLO CHE HAI SCRITTO.

  2. Inside man
    di Inside man

    Mi sfugge ed perchè lo inserisci in quel filone... il film non è ambientato durante la Grande Depressione bensì alla fine degli anni "50.

  3. glm
    di glm

    non sono d'accordo,non c'è traccia di manierismo in quello che ritengo essere un bellissimo ritratto di gioventù bruciata,ciao

  4. ed wood
    di ed wood

    Sì scusa, ho fatto confusione, come sempre...mi sono fatto trarre in inganno dal fatto che Badlands è ambientato negli USA del passato (all'epoca recente)...poi quegli scenari rurali mi hanno fatto confondere coi film USA ambientati negli anni 30...ad ogni modo, ha poca importanza: è talmente astratto il film di Malick che potrebbe adattars ia qualsiasi epoca...chiedo scusa per l'errore...

    1. claudio1959
      di claudio1959

      Errore veniale

  5. mcoccinelli
    di mcoccinelli

    Secondo me il perchè del film è proprio il non avere un perchè. Il protagonista agisce senza motivo e senza sentimento. Tutto il film è asettico... lo vedo vicino a "Non è un paese per vecchi" piuttosto che a "Gioventù bruciata", dove James Dean era passionale e "larger than life" per dirla all'americana. Sarà un mio limite ma non vedo un senso alla traduzione italiana del titolo.

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