Regia di Gabriele Lavia vedi scheda film
Scritto (insieme a Riccardo Ghione), diretto e interpretato da Gabriele Lavia, Scandalosa Gilda è per lui a tutti gli effetti la seconda regia, ma la prima espressamente realizzata per il cinema, due anni dopo l'esordio dietro la macchina da presa per Il principe di Homburg, girato per la Rai. Se Lavia è noto maggiormente come attore, d'altronde, un motivo preciso c'è: basta vedere questa raffazzonatissima pellicola pseudo-erotica per capire ogni ragione; Scandalosa Gilda è infatti un trattatello schematico sul sadomasochismo applicato al sesso, con due protagonisti quasi perennemente soli sullo schermo e un tasso di scene bollenti tanto alto da sminuire la portata erotica degli amplessi. Orgasmi per onnipotenza, orgasmi per dimenticare, orgasmi per istinto belluino, orgasmi per disperazione, orgasmi perfino per noia: nel film non c'è sostanzialmente altro, e quella stessa noia finisce molto presto per travolgere anche lo spettatore; brava come interprete anche Monica Guerritore (moglie del regista), ma purtroppo la portata patetica di dialoghi e situazioni vanifica spesso la tenuta logica del racconto (Lavia che si punta una pistola alla tempia gridando "Se non ti scopo ti ammazzo": una vera goduria per ogni amante del trash, ma - ahilui per l'attore - trash involontario). Il momento migliore dell'intera pellicola rimane il piccolo inserto pornografico a cartoni animati, opera di Gibba; quantomeno va riconosciuto a Lavia di avere anticipato di qualche mese un grosso successo planetario che bene o male verte su tematiche simili, cioè 9 settimane e mezzo di Adrian Lyne (1986). 2/10.
Tradita dal marito, una donna fugge di casa. Incontra un folle fumettista che la travolge in una spirale di sesso e sadomasochismo.
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