Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
Alla ricerca di un modo di vivere più facile.Questo quanto suggerito anche dal titolo originale,Easy Living tradotto dall'immancabile titolista italiano nel peggiore dei modi.Un giocatore di football al quale è diagnosticata un anomalia cardiaca congenita sceglie di non proferire verbo con nessuno.Le sue prestazioni sportive ne risentono perchè cerca di non sforzarsi troppo e nella squadra cominciano ad accorgersi che c'è qualcosa che non va.Anche a casa le cose non vanno molto meglio in quanto la moglie che prima soffriva per il suo successo ora non capisce il ridimensionamento delle ambizioni sportive di lui.Finchè decide per la vita e non per la gloria....E'un melodramma sportivo in cui Tourneur si distingue per la leggerezza del tocco senza facili concessioni spettacolari o scene lacrimogene che possano far vibrare determinate corde emotive,quasi facendo passare in secondo piano il lato sportivo.Molto più interessante è il rapporto tra i due coniugi,un rapporto non limpido ma intorbidito da omissioni e reticenze,nonchè invidie.Il concentrarsi di più sul menage matrimoniale lo rende quasi incatalogabile,un ibrido che non riesce a colpire come dovrebbe,è un film che non riesce ad appassionare pur essendone attratti per le sue doti formali e per l'ottima prova degli attori.Per essere un melodramma sportivo la soluzione finale è abbastanza controcorrente ma se fosse stato il contrario probabilmente il film sarebbe scivolato irrimediabilmente nelle paludi della retorica....
un regista da osannare anche nelle porve non pienamente convincenti come questa
una delle sue prove migliori
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