Regia di Brendan Walter vedi scheda film
Dopo una prima parte intrigante a suo modo divertente, dove esoterismo, fantasy e moderne psicosi si intrecciano in maniera abbastanza efficace sullo sfondo di una Islanda misteriogena, accogliente e repellente al tempo stesso, il film finisce per prendersi troppo sul serio, perdendosi in un vano (e stonato) tentativo di riportare l'atmosfera a livello del suolo, mentre i voli pindarici sulle ali della magia semi-seria ai quali si era affidato all'inizio svaniscono insieme ad una trama della quale si perdono filo e senso. "Spell" riesce solo per metà, o poco più della metà se aggiungiamo i buoni sforzi del suo ottimo protagonista Barak Hardley e in parte anche di una regia che, se non avesso voluto strafare (come alla fine ha voluto), avrebbe realizzato un film piuttosto interessante. Il regista Brendan Walter è ancora giovane, gli si può dare fiducia per la prossima puntata.
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