Regia di Nick Hamm vedi scheda film
Buon film. Ispirato ad una storia vera , si prende tante libertà narrative
Siamo negli anni settanta e sia la musica che il look dei protagonisti, lo ricordano costantemente, Jim Hoffman è un pilota di aerei, un uomo di mezza età, fedele marito e affettuoso padre di famiglia, però tra un viaggio e l’ altro, ha il vizietto di trasportare cocaina per conto di un boss della malavita. Un giorno mentre sta per andare in vacanza, L’FBI lo incastra, rinvenendo nel bagagliaio del jet privato, un massiccio quantitativo di droga, tuttavia l’agente che lo arresta, ambizioso, gli concede una chance, in pratica deve diventare un informatore del FBI,solo cosi può evitare la condanna e la galera, cosi la smette di fare il pilota e s’inventa una nuova vita in California. Per puro caso, incontra il famoso e geniale ingegnere John DeLorean, suo vicino di casa, costui lo aiuta ad aggiustare la sua auto in panne, cosi si conoscono e stringono amicizia, Jim resta sedotto dalla mente vulcanica dell’inventore, diventandone amico. Il brillante progettista, stava perfezionando i dettagli dell’ avveniristica automobile, con la caratteristica apertura delle porte ad ala di gabbiano, la cui compagnia chiuse i battenti in pochi anni, ma che riuscì a diventare leggenda, grazie all’inclusione nella saga cinematografica di “Ritorno al futuro.” Jim con la moglie iniziò a frequentare le sfarzose feste che DeLorean organizzava, prendendoci gusto. Quando John in un momento d’intimità, gli confidò le difficoltà economiche, in cui stava sguazzando, con un modello di auto che era costata tanto in termini d’investimenti, ma di contro gli aveva procurato scarse vendite, essendo tanto all’avanguardia, quanto poco commerciale, Jim gli fornì un’occasione, vantaggiosa, ma molto rischiosa, per trovare la gigantesca somma di cui necessitava, anche perché come informatore stentava a portare risultati e per giunta le pressioni dei malavitosi cui doveva rendere conto, erano piuttosto minacciose. In conclusione dopo una girandola di situazioni, in cui Jim si mantiene sempre in precario equilibrio come un trapezista su di un filo, si ritrovano tutti in tribunale. Il nostro Jim che pare “fare lo scemo per non andare in guerra”, risponde sornione e con spigliatezza, alle accuse del Procuratore, ai danni di DeLorean. Il finale che ovviamente non si rivela, è surreale e divertente, oltre che sorprendente. La regia partendo dai fatti reali, ma prendendosi molte libertà narrative, descrive questa incredibile storia. Proprio originale, come il personaggio di cui racconta, Drive – Il caso DeLorean deve una buona parte della sua riuscita, oltre che a una sceneggiatura ben confezionata, alle interpretazioni convincenti dei suoi attori. Buon film
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