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La gatta da pelare

Regia di Pippo Franco vedi scheda film

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La recensione su La gatta da pelare

di mmciak
4 stelle

"La gatta da pelare" diretto nel 1981
da Pippo Franco,devo dire che non mi
è piaciuto.

La storia si svolge a Roma e racconta
Mara,giornalista in cerca di successo,
e Stefano,disegnatore di cartoon,
convivono in un buco di appartamento,
ma tra i due le cose vanno
piuttosto male.

Mara pensa di risolvere il suo problema
andando dal professor Maraldi,
affermato psicoanalista, loro vicino di casa.

Stefano, geloso di quest'ultimo,lo minaccia e si
prende una rivincita su di lui
uccidendolo nei fumetti che disegna.

Ma poi succede che se lo
trova morto in macchina e decide
di fuggire all'arresto e ha
una grossa mano da Margaret che è la
bella segretaria di Maraldi,ma nasconde secondi fini.

Il Film prodotto dalla Italian International Film
di Fulvio Lucisano in collaborazione con la
RAI-Radiotelevisione Italiana,si tratta del
primo e unico Film come Regista di Pippo Franco,
che in quegli anni viveva un periodo fulgido
grazie anche agli "inguardabili" di Pingitore,
e per questo gli affidarono addirittura la direzione,
e naturalmente anche il ruolo del protagonista.

Innanzitutto comincio a dire una cosa scontata
che Pippo Franco non è un regista,e per questa
operazione si sarà fatto aiutare da qualcuno
(forse dall'aiuto regista Roberto Aristarco
o il Direttore alla Fotografia,tra l'altro,
poco curata Sergio D'Offizi o a tratti dal
co-sceneggiatore Ugo Liberatore),
perché risulta ferma,statica e amatoriale,
un livello di brutto Film della Tv dell'epoca.

Come accennato in sceneggiatura figura
Ugo Liberatore,che non si capisce perché
non ha affidato la regia a lui perché è quella
che realmente manca,e Giancarlo Magalli,
che figura nella parte di un Poliziotto,
poco prima che esplose in Tv a sostituire
la Carrà a "Pronto Raffaella!".

Comunque il tutto a un ritmo blando e racconta
una storia che comincia con una buona idea
come disegnatore di vignette e umorista,
peccato che poi si perde per la strada,
e diventa un giallo dov'è implicato e indiziato
Stefano,ma questo non coinvolge,
anche perché l'Attore dopo un inizio
diverso alla fine fa la parte dello sfigato,
ed è troppo verboso con le sue esagerazioni,
che andavano bene per uno spettacolo di Cabaret
o quelli televisivi dell'epoca.

Il tutto è insipido,senza spessore e ti annoi
durante la visione e neanche le scene grottesche
di quando va da due matti e rischia la vita,
riescono a non far ridere e coinvolgere,
e a un certo punto usa le parolacce per far ridere,
mentre intorno cominciano a uscire enormi vuoti
narrativi difficile da colmarli
e neanche un nudo integrale
di schiena della Star dell'epoca e la bellona di turno
Janet Agren riesce,e lo incentra tutto appunto
a una statuetta di una gatta scomparsa dallo
studio dello psicanalista.

Oltre i già citati figurano anche:

Daniela Poggi- Franco Bisazza-Orso Maria Guerrini-
Tuccio Musumeci-Nando Paone-Stefano Ruzzante-
Carla Mancini-Luciano Amodio-Dora Calindri-
Clara Colosimo-Vito D'Onghia-Bruna Feirri-
Dario Ghirardi-Adriana Giuffrè e Rita Livesi

In conclusione un Film ne carne ne pesce,
con una regia statica e ferma,troppo
verboso per le battute del comico,
dove ha una messa in scena approssimativa
e sembra improvvisato,e che è tutto
sulle spalle del comico che arranca faticosamente,
e che nonostante la trama gialla
non riesce a coinvolgerti alla fine
ti annoi e non vedi l'ora che finisce,
evidentemente all'epoca c'era voglia
di esordire alla regia i comici,ma questa
è una operazione fallita,tant'è vero che
è sparito dalla circolazione e ammuffito
negli archivi Rai.

Il mio voto: 2.
    

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