Regia di Tim Miller vedi scheda film
Questa non vuol essere una recensione, in quanto Terminator Dark Fate è il prevedibile sequel del sequel del sequel che non fa altro che sommare incongruenze narrative, nuovi modelli (s)terminatori tanto sorprendenti quanto inefficaci, salti temporali allarmanti quanto ormai plausibili, e riesumazioni di star che, devo riconoscere, sono l'unico elemento trainante e forte del film perché aggiungono una insospettabile autoironia che ammicca allo spettatore più nostalgico. No, l'unico motivo che mi spinge a scrivere due righe su questo film è la domanda che segue: ma chi diavolo è Natalia Reyes, nel ruolo di protagonista? Raramente ho visto un'attrice più inadatta, inconsistente, collocata a forza e schiacciata da tutti i lati da attori comunque navigati e dalla forte personalità che loro malgrado dicono due parole, ma abbastanza da annichilire la presenza di questa attrice colombiana assolutamente anonima da risultare patetica nei tentativi di stare al loro livello. Poi ho letto che Natalia Reyes si è sposata con Juan Pedro San Sugundo, ignoto imprenditore multimilionario e, senza voler nascondere una certa malizia, subito ho immaginato scene alla "Pallottole su Broadway" di Woody Allen. A volte pagherei per assistere al dietro le quinte di alcuni sfaceli hollywoodiani.
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