Regia di Tim Miller vedi scheda film
Ennesimo episodio di una saga che finisce sempre, Terminator Salvation (2009) a parte, per riproporre il canovaccio del capitolo iniziale. Questo Destino Oscuro si riconnette direttamente al secondo capitolo della saga, con un prologo dove ritroviamo Sarah Connor, il John Connor del secondo capitolo e un giovane Schwarzy su una spiaggia caraibica. La sequenza, rallentata, vede Schwarzy terminare il futuro capo della resistenza e andarsene lasciano l'arma e un'urlante Hamilton. Skynet ha vinto? Manco a dirlo. Il futuro è stato comunque cambiato,ma... il destino ha in riserbo un nuovo futuro in cui l'uomo si troverà una volta ancora contro le macchine, sebbene il rivale non sia più Skynet. Cambiano i nomi, ma non il risultato e le dinamiche. E così eccoci di nuovo sui soliti clichè (a partire dalle scariche elettriche e dalle comparse degli inviati dal futuro che appaiono nudi per la strada, rubando i vestiti ai passanti), in una sorta di reboot di Terminator Il Giorno del Giudizio, in cui confluiscono gli eroi del primo episodio (un brizzolato Schwarzy e la grintosa Linda Hamilton), una rivisitazione aggiornata del T1000 (con Gabriel Luna al posto di Robert Patrick), un ibrido umano chippato e interpretato da una Mackenzie Davis che ricorda la Kristanna Loken di Terminator 3) nonché un John Connor versione femminile (decisamente odiosa). Esplosioni, riproposizione di sequenze dei film della saga (inseguimenti automobilistici, massacri in stazioni di polizia, finale nella fabbrica dismessa) e molta action, con effetti speciali in parte esagerati (il Rev 9, sorta di evoluzione del T1000, salta e fluttua in aria per dozzine di metri). Nel complesso è un film che, preso per conto proprio, sarebbe buono, ma, sia chiaro, non aggiunge niente di nuovo al fronte. Ridondante nell'economia della saga.
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