Regia di Tim Miller vedi scheda film
A dirigere Terminator: Destino oscuro è Tim Miller, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato nel 1964 a Fort Washington, nel Maryland, Miller ha fondato nel 1995 il Blur Studio, con cui si è occupato di animazione, effetti speciali e disegno, con David Stinnett e Cat Chapman. Da allora attivo nel mondo della produzione e postproduzione televisiva e cinematografica, ha fatto il suo esordio dietro la macchina da presa con Deadpool ma non ne ha diretto il sequel (Deadpool 2) per via di alcune incomprensioni con Ryan Reynolds, l'attore protagonista. Creatore della serie Love, Death & Robots e produttore esecutivo di Sonic - Il film, Miller è al suo secondo lungometraggio: "A convincermi ad accettare il progetto di Terminator: Destino oscuro è stata la partecipazione di James Cameron alla produzione", ha dichiarato. "Nessuno conosce meglio di lui la saga di Terminator, i suoi personaggi e la loro evoluzione. Nessun dettaglio è stato lasciato al caso: da anni pensava al film e alla sua evoluzione, sebbene non aveva mai manifestato apertamente l'intenzione di proseguirne la storia rimettendoci mano in prima persona".
Terminator: Destino oscuro riunisce a decenni anni di distanza i protagonisti originali di Terminator: Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger, nei panni rispettivamente di Sarah Connor e del cyborg T-800. Divenuta da semplice cameriera un'agguerrita guerriera per salvare il figlio, Sarah Connor rappresenta una felice anomalia nel mondo dei film d'azione, come ha osservato James Cameron: "Recentemente abbiamo visto film in cui a essere protagoniste erano eroine di tutto rispetto come Wonder Woman e Capitan Marvel. Ma quante di loro hanno più di 40 anni? Pochissime. E quante hanno più di 60 anni? Nessuna. Questo perché nella nostra società tendiamo a sottovalutare le donne dopo una certa età, dimenticando che la donna matura è per la mitologia classica una figura potente: è la custode della saggezza, raffigurata molto spesso come maga o veggente ma pur sempre una figura molto potente". Come la Hamilton, anche Schwarzenegger si è sottoposto a un duro regime di allenamenti per tornare a interpretare il Terminator T-800 che, pur conservando lo stesso nome, modello e hardware, non è lo stesso cyborg visto nei due precedenti film: rimasto a vivere nel passato, ha cercato infatti di costruirsi una vita da essere umano. Ha aggiunto Cameron: "Non avrei mai rimesso mano alla saga senza coloro che hanno contribuito al suo successo nel 1984. Arnold era indispensabile e per tale ragione ho trascorso molto tempo a studiare soluzioni che rendessero interessanti T-800 e la sua parabola evolutiva".
Accanto ai due veterani della saga, Terminator: Destino oscuro presenta nuovi personaggi portati in scena da un variegato gruppo di attori.
Natalia Reyes, stella della televisione colombiana, fa il suo debutto nel cinema americano con il personaggio di Dani Ramos, un'operaia di Città del Messico, che non sa di essere speciale. La sua è un'esistenza alquanto ordinaria fino al giorno in cui dal futuro arriva un cyborg intenzionato a ucciderla. Ciò la porta a reagire come farebbe chiunque, catapultandola in una dimensione del tutto nuova grazie all'incontro con Grace, una soldatessa e cacciatrice di Terminator venuta dal futuro, e Sarah, presentatesi per difenderla. Grace ha il volto di Mackenzie Davis, già apprezzata nel seguito di un altro cult, Blade Runner 2049.
Diego Boneta, lanciato dal ruolo di Alex Santiago nella serie Pretty Little Liars, presta il volto a Diego, il fratello di Dani (l'unico a capire quanto lei sia veramente importante) mentre Gabriel Luna, noto per il personaggio di Ghost Rider nella serie Agents of S.H.I.E.L.D., è il Terminator Rev-9.