Regia di Haifaa Al-Mansour vedi scheda film
Condizionata dalla madre fin dalla più tenera età a essere impeccabile e a inseguire il "buon partito", la pubblicitaria in carriera Violet ogni giorno cura in maniera maniacale i suoi capelli, che, in ossequio ai canoni estetici dominanti nella comunità afroamericana, rende lisci nonostante siano naturalmente crespi. Quando il suo rapporto con il fidanzato medico va in crisi, la donna vede franare le sue certezze e, d'impeto dopo una nottata alcoolica, rade a zero la sua preziosa chioma. Sarà l'occasione per rileggere la propria vita su basi completamente diverse.
Commediola romantica che riprende l'abusata equazione della crisi come opportunità, per ammanire una scontata storiella di riscoperta personale che prescinda dai condizionamenti sociali e culturali. La sceneggiatura, tratta da un romanzo di tale Trisha Thomas, è piatta e prevedibile, ma la pellicola si fa perlomeno apprezzare per il suo garbo e per la buona prova della protagonista Sanaa Lathan (nonostante l'attrice abbia un'età visibilmente più elevata rispetto al personaggio interpretato). In un ruolo secondario dell'altrimenti anonimo cast, da segnalare il quarto ghostbuster Ernie Hudson. Regia della saudita Haifaa Al-Mansour, già autrice del biopic su Mary Shelley con Elle Fanning. Produzione Netflix.
Senza infamia e senza lode: 5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta