Regia di Richard Donner vedi scheda film
Il pregio maggiore di questo film di genere abbastanza indefinibile è che ha dalla sua una cospicua quota di originalita'.All'inizio ti prende ,interessa perche'vedi Mel Gibson che vaneggia in continuazione e all'inizio pensi che ci fa poi piano piano l'inquietudine sale,volano le mazzate e si comincia a ,credere che in fondo non è cosi'matto,qualcosa c'è.E'un film che parla di oscure macchinazioni,di poteri forti che alla fine puo'essere pure tacciato di qualunquismo(come da noi quando parliamo di politica diciamo che è tutto un magna magna cosi'loro negli USA quando parlano della CIA pensano a questo tipo di cospirazioni)e magari non è cosi'convincente nel finale abbastanza all'acqua di rose.La prima parte è nettamente la migliore con un quadro convincente dell'oscurita'della metropoli che puo'nascondere pericoli dietro ogni angolo e un Mel Gibson che sguazza nella parte del matto logorroico.La seconda parte è piu'faticosa,piu'irrisolta (è un caso che è la parte dove entra in scena bocca di rosa Julia Roberts?)e la suspense appare abbastanza artificiosa nonostante in cabina di regia marpioneggia il vecchio Donner.Patrick Stewart è un villain di gran classe...
ok
insomma
villain all'altezza
pessima
bravo in un ruolo a lui assai congeniale
regia convincente
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