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The Witch: Part 1. The Subversion

Regia di Hoon-jung Park vedi scheda film

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La recensione su The Witch: Part 1. The Subversion

di AndreaVenuti
8 stelle

The Witch: Part 1. The Subversion è un film sudcoreano del 2018; scritto, diretto e prodotto da Park Hoon-jung.

 

Sinossi: Un'agenzia segreta sudcoreana effettua degli esperimenti illegali su dei bambini, con l'obiettivo di trasformarli in esseri quasi divini in grado di compiere qualsiasi azione; un giorno però i vertici dell'agenzia decidono di chiudere il progetto, in quanto i bimbi si stanno lentamente trasformando in bestie assetate di sangue.

Il nuovo piano è semplice, durante la notte un gruppo di mercenari esperti deve uccidere i bimbi, tuttavia la piccola Ja Yoon riuscirà a sfuggire al massacro costruendosi una nuova vita presso la famiglia Goo ma il passato non tarderà a bussare alla sua porta.

locandina

The Witch: Part 1. The Subversion (2018): locandina

Park Hoon-jung nonostante continui ad essere ignorato dal grande pubblico nostrano per colpa di un sistema distributivo in questo caso osceno, ormai è una personalità di primo piano dello star system coreano grazie alla sua innata capacità di scrittura (nasce sceneggiatore) in grado di regalarci storie avvincenti, molte volte spietate e per nulla edulcorate il tutto correlato da una regia sopraffine e ed articolata; stile che ritroviamo alla grande in questo suo film, ulteriore tassello di una carriera straordinaria sempre dedita alla sperimentazione del genere.

scena

The Witch: Part 1. The Subversion (2018): scena

L'ultima fatica di Park Hoon-jung è una sorta di trattato su come sia possibile amalgamare generi cinematografici incredibilmente diversi (caratteristica del nuovo cinema coreano) senza scendere nel pacchiano, anzi l'autore riesce a dare vita ad un qualcosa di difficilmente catalogabile.

 

Il film subito dopo essersi aperto con delle immagini di repertorio inerenti a casi di sperimentazione umana, ci catapulta nel bel mezzo di una mattanza dove un gruppo di agenti segreti, guidati da una donna ignota, uccidono senza apparente ragione dei bimbi che poi scopriremo esserre dotati di particolari abilità ESP; la sequenza è girata come se fosse un horror dove emerge un uso sapiente della macchina a mano con i poteri dei ragazzini messi fuori campo ma ben percepibili dall'utilizzo di fugaci dettagli e particolari oppure da alcune sadiche battute degli agenti.

Subito dopo questo inizio incalzante ed enigmatico, Park cambia completamente registro e per una ventina di minuti assisteremo ad una commedia leggera in cui si segnala una scoccata divertente alle forze dell'ordine (in riferimento alla protagonista che guida senza patente con il benestare degli agenti); commedia minuto dopo minuto arricchita da una tensione crescente e ben calcolata, in cui emergere senza mai vedersi il potere della ragazza, il tutto alternato anche dal dramma familiare della madre di lei che soffre di alzheimer.

scena

The Witch: Part 1. The Subversion (2018): scena

Il regista è bravissimo a dosare le informazioni in modo tale da combinare suspense e sorpresa, ingannando più volte lo spettatore con twist per nulla scontati e abbastanza originali laddove tra l'altro inserisce anche il tema della vendetta (topos del cinema coreano più volte affrontato da Park).

 

Ottima la regia caratterizzata da uno stile elegante, valorizzato da alcuni virtuosismi funzionali come zoomate improvvise in fast-motion oppure carrellate con inquadratura a piobo.

Nel finale assisteremo anche a dei gunfight spettacolari e brutali (per intenderci alla John Wick) che si trasformano in combattimenti corpo a copro da cinecomic ma senza eroi (genere già affrontato con  in Corea dal buon Yeon Sang-ho con Psychokinesis//www.filmtv.it/film/152047/psychokinesis/recensioni/933557/#rfr:none) con il sangue assoluto protagonista.

scena

The Witch: Part 1. The Subversion (2018): scena

Ennesimo gioello di Park Hoon-jung, ormai a tutti gli effetti nella cerchia dei maestri del nuovo cinema coreano.

Il secondo capitolo (da come si evince dal titolo) non tarderà ad arrivare.

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