Regia di Rolando Ravello vedi scheda film
E buon Natale du cazz.
“La Prima Pietra”, l'opera terza alla regìa - e la migliore, dopo la battuta d'arresto di “Ti ricordi di Me?” (Massimiliano Bruno, Paolo Genovese, Edoardo Falcone ed Edoardo Leo), un po' troppo, paradossalmente, normal(izzant)e, e il decisamente buon esordio di “Tutti Contro Tutti” (Alessandro Genovesi, Paolo Costella e Massimiliano Bruno), più che valido e già di consolidato mestiere (mentre non mi esprimo sugli 8 ep. di “Immaturi - la Serie”, cui non ho assistito) - per Rolando Ravello, scritta con Stefano di Santi, è un Carnaio [ma il soggetto di partenza è una pièce di Stefano Massini (“lo Schifo”, “Lehman Trilogy”, “7 Minuti - Consiglio di Fabbrica”, “Qualcosa sui Lehman”), non di Yasmina Reza], uno Sfragnamento - nel quale si ride, ma tanto (Corrado Guzzanti one-man-show), e si prova ribrezzo, ma tanto (il magnificentemente respingente Valerio Aprea e “IL POTERE STATALE, PARASTATALE E AFFINI” messo in scena con agghiacciante precisione da Caterina Bertone) - e un “Capisc?” reciproco restituito inverso in cui nessuno vuole e/o può capiscere, tutti si sfragnano e al posto del presepe rimane, per l'appunto, un carname, un massacro tranquillo.
Completano il cast, sotto l'egida - almeno sino ad un certo punto - del preside Guzzanti, il diabolico Giano Bifronte composto da suocera e nuora (Serra Yilmaz e Kasia Smutniak), la tenera maestra Roversi di Lucia Mascino e la bidella Iaia Forte, consorte del custode Aprea. Dio è Francesco Pannofino, cioè George Clooney: ci sta.
Fotografia dell'operatore alla macchina qui promosso direttore Stefano Salemme [da 15 anni al lavoro nel cinema medio italiano (da Pupi Avati a Paolo Genovese), spesso alto negl'incassi], montaggio di Giogiò Franchini (da 25 anni di tutto e di più) e musiche di Maurizio Filardo (anche lui alla corte di Paolo Genovese). Producono Warner e Fandango.
E buon Natale (du cazz, ché - con massimo rispetto per il Solstizio d'Inverno, e parimenti quello d'Estate, e pure per gli Equinozi di Primavera e d'Autunno - all'allargato e sardinescamente stipato pestilenziale focolare domestico preferisco le piazze: 25 Aprile e 1° Maggio).
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