Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film
E' affascinante, interessante, cupo e profondo questo film di Kitano, al punto che non è facile descriverlo. Narra d'un poliziotto che ha perso la figlia ed ha una moglie malata terminale, che lascia la polizia dopo aver visto uccidere un suo collega e dopo che un altro è finito sulla sedia a rotelle e che, per ripagare un prestito ricevuto da certi strozzini e regalare qualche giorno felice a sua moglie, fa una rapina e se ne va in gita con lei, massacrando chiunque si metta sulla sua strada; il suo collega paraplegico, invece, si dà alla pittura. La prima parte ha un montaggio serratissimo e l'ordine cronologico dei fatti è alterato, la seconda è più romantica ed intimista, ma contiene alcune sequenze pregne d'una violenza inaudita. E' un film che gioca sul conflitto a vari livelli, sul conflitto tra il romanticismo che vediamo nelle scene di vacanza con il protagonista e sua moglie e la violenza cieca con cui il protagonista massacra chiunque si metta sulla sua strada e sul conflitto tra il modo con cui il protagonista reagisce al dolore, uccidendo e picchiando disperatamente chiunque osi solo offenderlo, sfogando la sua rabbia senza preoccuparsi delle conseguenze, ed il suo collega paraplegico che invece preferisce reagire dipingendo, riuscendo così a trovare un equilibrio. E' un film che riesce perciò a connettere gli estremi dell'amore e della violenza, fondendoli in una narrazione che talvolta sfiora la pura poesia, in cui i dialoghi non hanno importanza ma occorre lasciarsi trasportare dalla colonna sonora e dalle immagini. Il finale, crudo e spietato, lascia il segno.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:3 tensione:3
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta