Espandi menu
cerca
As I Lay Dying

Regia di Mostafa Sayyari vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6723
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su As I Lay Dying

di alan smithee
7 stelle

locandina

As I Lay Dying (2018): locandina

VENEZIA 75 - ORIZZONTI
Dichiaratamente ispirato al noto romanzo di William Faulkner "Mentre morivo", di cui riprende pure il titolo originario, il film di Mostafa Sayari raduna una famiglia divisa in due, costretta a riunirsi quando il fratello di secondo letto comunica agli altri tre la morte del padre, malato da tempo, e la necessità di seppellirlo nella natia terra di sua madre, essendo l'uomo osteggiato e mal considerato nel quartiere ove risiedeva vivendo in casa col figlio minore.
Ecco allora che i quattro fratelli, tra i quali non corre esattamente un clima di fiducia e affetto coerenti con l'affinita' che li lega, si mettono in cammino col cadavere semplicemente avvolto nel telo del rito musulmano, e due macchine, cercando di dare degna sepoltura al vecchio.

scena

As I Lay Dying (2018): scena

scena

As I Lay Dying (2018): scena

Ma, strada facendo, dubbi sempre più cruciali e devastanti si fissano nella mente del fratello più anziano, che comincia a nutrire sospetti sulle dinamiche inerenti il decesso dell'anziano genitore, confermando allo spettatore sospetti inerenti le dinamiche di un decesso dai connotati sospetti.
Vengono a galla vecchi attriti familiari, ipotesi di una truffa a livelo ereditario, tensioni per mancati chiarimenti tra i quattro, rimasti insoluti nel tempo.

scena

As I Lay Dying (2018): scena

scena

As I Lay Dying (2018): scena

scena

As I Lay Dying (2018): scena

Un thriller psicologico iraniano? Non esageriamo, ma certo il film, girato nell'osservanza del realismo più esasperato che ben conosciamo nel cinema e nel curriculum spesso esaltante (ma tutt'altro che esaltato) dei maestri iraniani, sa insinuarsi nella mente dello spettatore incalzandolo con domande e necessità di spiegazioni che sono le dinamiche tipiche del genere giallo/thriller, entro le quali a suo modo la pellicola si insinua.
Lento, rigoroso, ma rapido, diretto verso una soluzione in cui tutti si riveleranno perdenti, disillusi, sconfitti dalla vita.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati