Regia di Richard Wenk vedi scheda film
Mentre l'AIDS imperversava in tutto il suo orrore sanitario e mediatico, un filmetto come “Vamp” tracciava un parallelo tra la nuova peste e i vampiri cinematografici. Nel petto di questa storiella di spogliarelliste vampiro batte un cuore puritano; attenti al sesso, attenti alle trasgressioni, tornate a casa ragazzi fuori si aggira la morte. Fortunatamente il moralismo resta latente e gli autori si concentrano sull'unica carta capace di farli uscire dall'anonimato ovvero la presenza, piuttosto intrigante anche se puramente decorativa, di Grace Jones. Il regista le ha cucito addosso un mondo di perdizione dalle atmosfere non irresistibili ma dignitosamente evocate con gran spreco di luci colorate. Si tratta in definitiva di una serie b per adolescenti, stupidina ma non noiosa.
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