Regia di David DeCoteau vedi scheda film
Se prendiamo la trama e la isoliamo dal prodotto finale, abbiamo un plot molto interessante che sarebbe piaciuto a David Cronemberg o a Nicolas Winding Refn, o ancor meglio avrebbe trovato terreno fertile a riflessioni profonde in campo linguistico e visivo con Larry Clark, Gregg Araki o Gaspar Noé. Invece abbiamo qualcosa di nemmeno accostabile a un pornosoft girato per un’emittente privata. I piccoli episodi del Playboy Late Night Show, che sbirciavo da piccolo, in tarda notte su Italia1, erano puro cinema erotico.
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