Un suggestivo ritratto storico e socio?antropologico di Napoli, il capoluogo campano, e della criminalità organizzata che la affligge. Frutto di mesi di ricerca tra i tesori degli archivi di Rai Teche, i sorprendenti filmati d'epoca, molti dei quali inediti, trovano un legame viscerale nella musica e nelle canzoni originali scritte da Meg. Si scava nell'anima di una città imperscrutabile. Nei filmati delle Teche Rai e nelle fotografie dell'Archivio Riccardo Carbone c'è il racconto, che va dagli anni Sessanta agli anni Novanta, dello svilupparsi del fenomeno camorristico: dal rapporto di subordinazione alla mafia, che gestiva in Campania il contrabbando di sigarette negli anni del dopoguerra attraverso famiglie locali, fino all'avvento di Cutolo che riesce a unificare il proprio potere estorsivo in una sola grande organizzazione militare ed economica fornendo ai suoi membri un'ideologia identitaria di riscatto sociale e territoriale. Il culmine del potere cutoliano coincide con una delle vicende più oscure della storia della Repubblica, quando viene rapito l'assessore Ciro Cirillo dalle Brigate Rosse e i servizi segreti si rivolgono a Cutolo affinché tratti con i terroristi per il rilascio del politico: il boss fa liberare Cirillo, lo Stato gli è debitore.
Uno spaccato sui quartieri poveri di Napoli. La nascita e l evoluzione della Camorra dagli anni 70 a gli anni 90, dalla spaccio di sigarette all identitatario pensiero Cutoliano. Bello, ben fatto. Molto belle anche le musiche. Voto 7++
Nel consueto tono asettico, il regista ricostruisce una piccola storia del fenomeno criminale partenopeo: col solo ausilio della video-cronaca di repertorio, ne mostra di fatto l'inesorabile humus.
Prima di entrare nel merito del nuovo lavoro di Francesco Patierno vale la pena soffermarsi sull'etimologia del sostantivo che dà il titolo all'opera. Per chi non lo sapesse infatti il termine in questione è la conseguenza del passaggio semantico che serve a trasformare i significati di vizio e malaffare collegati al nome della città biblica di Gomorra in quelli di… leggi tutto
Uno splendido documentario: soprattutto per il livello della realtà che descrive, e per il merito di chi negli anni ’70 confezionò questi materiali oggi d’archivio della Rai, piuttosto che per l’attività del regista Patierno e degli altri curatori di questo collage. Ma a questi curatori vanno ascritti comunque diversi plausi: per il montaggio,…
Documentario che spazia in vari Decenni di Camorra ma personalmente mi ha piu' colpito verso i primi minuti quando un Tizio entra in un Negozio e poi esce tranquillamente sparando verso quello che doveva uccidere che si trova fuori dal Negozio stesso e la Gente li' accanto se ne va come niente fosse.Comunque visione totale assai pesante ma tutto purtroppo vero.voto.7.5.
Prima di entrare nel merito del nuovo lavoro di Francesco Patierno vale la pena soffermarsi sull'etimologia del sostantivo che dà il titolo all'opera. Per chi non lo sapesse infatti il termine in questione è la conseguenza del passaggio semantico che serve a trasformare i significati di vizio e malaffare collegati al nome della città biblica di Gomorra in quelli di…
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Commenti (3) vedi tutti
Uno spaccato sui quartieri poveri di Napoli. La nascita e l evoluzione della Camorra dagli anni 70 a gli anni 90, dalla spaccio di sigarette all identitatario pensiero Cutoliano. Bello, ben fatto. Molto belle anche le musiche. Voto 7++
commento di SuperFioreUn Encomio a chi ha trovato tutto questo Materiale di varia origine.
leggi la recensione completa di chribio1Nel consueto tono asettico, il regista ricostruisce una piccola storia del fenomeno criminale partenopeo: col solo ausilio della video-cronaca di repertorio, ne mostra di fatto l'inesorabile humus.
commento di Leo Maltin