Antonio ha diciassette anni e un sogno: essere un calciatore in una grande squadra. Vive in una piccola cittadina di una provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. A rendere ancora più complessa la situazione c'è la bellissima Miriam, una madre dolce ma fortemente problematica che lui ama più di ogni altra persona al mondo. Inoltre Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati quando lui era molto piccolo e Miriam è ossessionata dall'idea di ricostruire la sua famiglia. Per fortuna c'è il calcio e soprattutto i suoi amici: Stefano Caccialepre, il centravanti della squadra, e Peppe Lambiase, il fantasista, dalla battuta sempre pronta, perditempo per vocazione e con il fiuto per cacciarsi sempre nei guai. All'improvviso la vita sembra regalare ad Antonio e Miriam una vera occasione: un talent scout, Michele Astarita, sta cercando delle giovani promesse da portare nella Primavera del Parma e, quando lo vede giocare, Antonio in campo è una vera rivelazione. Ma ogni sogno ha un prezzo molto alto da pagare.
Melodramma ambientato in Campania, dove un figlio diciassettenne responsabile e generosissimo, con il sogno di giocare a calcio in serie A, deve fare i conti con i problemi di una madre che non ha tutti i venerdì in ordine. A interpretarla, una vibrante Anna Foglietta.
Ciro D'Emilio, straordinario nel racconto breve (lo short film "Piove" è un capolavoro), non riesce a ripetersi alla prova nel lungo.Comunque da vedere, perché esplora il degrado sociale partendo da una madre disfunzionale, "Un giorno all'improvviso" paga dazio alla voglia di spiegare tutto, finendo per offuscare la vicenda principale.
Antonio (De Concilio) diciassettenne con un sogno nel cassetto,diventare un calciatore in una grande squadra.Ma a complicare il tutto c'e' Miriam (Foglietta),sua madre,una donna dolce ma terribilmente problematica,che lui ama piu' di ogni altra cosa al mondo,sopratutto quando il padre li ha abbandonati..Una storia asciutta ed essenziale che conta su una interpretazioni degli attori molto intensa… leggi tutto
Venezia 75 – Orizzonti.
L’adolescenza è inconfutabilmente un periodo complicato, ma anche pieno di scoperte e occasioni per incontrare nuove forme di felicità, guardandosi attorno con uno sguardo curioso senza dover ragionare come un adulto formato. Per lo meno, così dovrebbe essere, purtroppo non tutti hanno le stesse opportunità e un ragazzo che cresce… leggi tutto
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Gran film.
Una volta tanto un film in napolese che non parla di camorra e delinquenti.
Qui son bravi ragazzi, con passioni, doveri e la testa sulle spalle.
Recitato benissimo. Una storia normale fatta da personaggi normali. C'è tensione nonostante tutto. Anche una semplice azione di una partita di calcio di ragazzetti crea pathos.
Bella pure la fotografia. La scena di lui…
Antonio (De Concilio) diciassettenne con un sogno nel cassetto,diventare un calciatore in una grande squadra.Ma a complicare il tutto c'e' Miriam (Foglietta),sua madre,una donna dolce ma terribilmente problematica,che lui ama piu' di ogni altra cosa al mondo,sopratutto quando il padre li ha abbandonati..Una storia asciutta ed essenziale che conta su una interpretazioni degli attori molto intensa…
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Commenti (7) vedi tutti
Storia interessante e bravi i due protagonisti, ma ritmo troppo lento appesantito dagli incomprensibili dialoghi in dialetto
commento di Artemisia1593Melodramma ambientato in Campania, dove un figlio diciassettenne responsabile e generosissimo, con il sogno di giocare a calcio in serie A, deve fare i conti con i problemi di una madre che non ha tutti i venerdì in ordine. A interpretarla, una vibrante Anna Foglietta.
commento di barabbovichFilm assai interessante specialmente nell'ultima Canzone sui Titoli di Coda,per il resto non bruttino ma neanche tanto appassionante.voto.5.
commento di chribio1Ma in che lingua vengono girati sti film?
commento di gruvierazOttimo esordio di Ciro D'Emilio.Eccellente la prova attoriale di Anna Foglietta
leggi la recensione completa di Furetto60Cinema italiano e sfondo sociale,da non perdere.
leggi la recensione completa di ezioCiro D'Emilio, straordinario nel racconto breve (lo short film "Piove" è un capolavoro), non riesce a ripetersi alla prova nel lungo.Comunque da vedere, perché esplora il degrado sociale partendo da una madre disfunzionale, "Un giorno all'improvviso" paga dazio alla voglia di spiegare tutto, finendo per offuscare la vicenda principale.
commento di maurri 63