Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
La fantasia al potere. Lo dicevano gli ineffabili sessantottini, riprendendo un motto di fine ottocento. Ma qui significa semplicemente che in questo film la fantasia si scatena, non ci sono limiti, non ci sono regole, e questo significa che è un fuoco di fila di sorprese, in tutti i sensi: regia, montaggio, fotografia, soggetto, sceneggiatura sono tutti al massimo livello, e le citazioni, come gli episodi da sottolineare, non si contano, sono infinite. In particolare, la fotografia è strepitosa, e come il resto, cambia da episodio ad episodio, il fuoco bianco del bivacco ne è l'apoteosi, così come le sfumature da stampa ottocentesca dell'episodio "Meal Ticket" (La Pagnotta).
Qualche breve cenno per dare una pallida idea di quanto questo film sia ricco di significati. Nel primo episodio, la mano di poker che Buster Scruggs si rifiuta di giocare, due assi e due otto neri, è chiamata "la mano del morto", secondo la leggenda era la mano che "Wild Bill" Hickock aveva quando fu ucciso con un colpo di pistola da dietro da Jack McCall.
Buster Scruggs afferma di essere nato a San Saba in Texas, che è il paese natale di Tommy Lee Jones, uno dei protagonisti di "Non E' Un Paese Per Vecchi".
Nell'episodio "Meal Ticket" (La Pagnotta), Harrison comincia il suo monologo con "Ozymandias" di Shelley, poi passa al libro della Genesi dalla Bibbia, poi due sonetti di Shakespeare, per finire con il Discorso di Gettysburgh di Abraham Lincoln.
L'episodio "All Gold Canyon" è tratto da un racconto di Jack London.
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